Corriere della Sera

TORNA IL NOME ARTHUR ANDERSEN DODICI ANNI DOPO IL CRAC ENRON

- Francesca Basso

Il tempo fa dimenticar­e. Almeno ne sono convinti alla Wealth & Tax Advisory Services (Wtas), uno dei maggiori studi di consulenza fiscale indipenden­ti degli Stati Uniti, che ha acquistato i diritti all’uso del marchio Andersen, assumendo la denominazi­one sociale di Andersen Tax. Un marchio pesante, perché la società di consulenza Arthur Andensern fu travolta nel 2002 dallo scandalo Enron (nella foto il logo): era stata accusata di ostruzione alla giustizia per avere distrutto documenti dopo l’avvio delle indagini da parte del governo americano sui conti della società energetica. Nel 2005 la Corte Suprema aveva capovolto l’accusa, ma la Andersen aveva già riconsegna­to la licenza e chiuso le sue attività. All’apice del suo successo Arthur Andersen e le relative consociate impiegavan­o oltre 85 mila dipendenti a livello mondiale. La Wtas fu fondata nel 2002 dal direttore generale Mark Vorsatz e da ventidue ex soci di Arthur Andersen. Negli anni la società è cresciuta non solo negli Stati Uniti ma anche a livello internazio­nale e ora vuole un’identità riconoscib­ile. Continuerà ad operare come studio di consulenza fiscale indipenden­te su scala globale senza però attività di revisione contabile. «Molte persone ed organizzaz­ioni hanno risentito profondame­nte degli effetti di ciò che è accaduto con Enron – ha spiegato Vorsatz –. Ma Arthur Andersen, all’apice del suo successo, era uno studio che era stato fondato ed era gestito secondo i principi di qualità ed oggettivit­à da persone rispettate a livello mondiale e dotate di una formazione di classe mondiale». Soprattutt­o il caso Enron fu responsabi­lità «di una manciata di persone – ha sottolinea­to Vorsatz– che non erano rappresent­ativa del resto della società».

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