Corriere della Sera

Il clan azzurro della rivincita Il ricordo

L’attaccante rossonero guida il gruppo di chi cerca il rilancio: Conte non aspetta altro El Shaarawy «L’arrivo di Balotelli ha coinciso con il mio calo»

- DAL NOSTRO INVIATO

FIRENZE — I fratelli di Mario hanno molto da giocarsi e qualche rivincita da prendersi. Mattia Destro deve cancellare la delusione per aver perso il Mondiale sul filo di lana dopo essere entrato nell’elenco dei 30 preselezio­nati, Ciro Immobile vuole dimenticar­e l’esordio (da titolare) contro l’Uruguay che ha segnato la fine del ciclo prandellia­no e l’inizio del terremoto federale. El Shaarawy, Giovinco e Quagliarel­la (arrivato ieri al posto dell’infortunat­o Osvaldo) riassapora­no l’azzurro dopo una stagione da cancellare. Il sesto del gruppo, Simone Zaza, è il più libero di testa perché può concedersi il lusso di guardare avanti senza doversi confrontar­e con un passato che brucia.

L’attacco è il reparto che Antonio Conte ha rivoluzion­ato rispetto a Cesare Prandelli. Sei personaggi in cerca d’identità. Prima tutto ruotava intorno a Balotelli. Ora che Mario è perso nelle nebbie di Liverpool, la situazione è fluida. E in vista dell’Olanda, l’amichevole di domani sera (20,45) a Bari, tutto è ancora in discussion­e. Dalle prove di questi giorni a Coverciano l’Italia sembra fatta per nove undicesimi: Ranocchia, Bonucci e Astori (al posto dell’infortunat­o Chiellini) davanti a Buffon; Candreva e De Sciglio (favorito su Pasqual) sulle corsie laterali; Parolo, De Rossi e Marchisio in mezzo al campo. L’attacco, invece, è da scoprire. Immobile è favorito su Destro, magari accanto a Giovinco, anche se ieri poquel meriggio con l’ex granata è stato provato Zaza. Ciro ci spera. L’ultima vittoria del Borussia lo ha sorpreso in panchina, impegnato nel difficile adattament­o a un Paese nuovo, a una lingua complicata, a un campionato fisico. Il suo obiettivo è conquistar­e Klopp attraverso Conte e cancellare

In forma

Stephan El Shaarawy, 21 anni, vuole tornare protagonis­ta (Ansa) Il ritorno Mattia Destro, 23 anni, non ha partecipat­o al Mondiale in Brasile (Reuters) senso di impotenza mostrato nel congedo dal Mondiale, affossato dall’emozione e stritolato dalla difesa uruguaiana.

Giovinco è pronto a dargli una mano. Perfetto per giocare tra le linee, conosce bene i movimenti. Conte lo ha sempre stimato, più della Juve che se non lo ha ceduto è soltanto perché il giocatore ha rifiutato una dietro l’altra Monaco, Parma e Torino. A giugno sarà libero e sceglierà dove andare. Intanto vuole tornare a essere la «Formica Atomica» che aveva convinto Prandelli a consegnarg­li la maglia numero 10 alla Confederat­ions.

Stephan El Shaarawy è un pallino del nuovo tecnico, che potrebbe risparmiar­lo per la Norvegia. Il Faraone però sta alla

grande, è La sorpresa Simone Zaza, 23 anni, è una delle novità di questa Nazionale (LaPresse) l’immagine fresca e vincente del Milan rilanciato da Inzaghi. Dopo mesi da incubo, è tornato a splendere e non vuole fermarsi anche se, dopo tutto ciò che ha passato, vola basso. «Il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra: dieci gol andrebbero bene. Prima, però, viene il risultato di squadra e il Milan vuole rientrare in Champions». Balotelli era e resterà un suo amico, ma sin che Mario era rossonero, El Shaa è stato l’ombra di se stesso. «Quando è arrivato Balo abbiamo cambiato modo di giocare per assecondar­e le sue caratteris­tiche. Ma non voglio scaricare colpe su nessuno. Ho avuto un calo, più mentale che tecnico, credo che a vent’anni sia possibile. Ho passato mesi difficili, però non cerco rivincite. Inzaghi e Conte sono simili, due vincenti, due

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