Da Rio a Düsseldorf è sempre Germania-Argentina
Assenti Messi e altri protagonisti della finale di 51 giorni fa. Löw: «Gara importante, ma non come quella del Maracanà: non ci sono titoli in palio»
DÜSSELDORF — Com’è diverso il mondo (del calcio e in generale) soltanto 51 giorni dopo. Dalla spiaggia di Copacabana alla riva del Reno, dal Maracanà all’ESPRITarena di Düsseldorf, bell’impianto con tanto di copertura e temperatura regolata (15 gradi d’inverno), inaugurato alla vigilia del Mondiale 2006 che, però, non passò mai di qui. Il Fortuna è in serie B, per cui nell’elenco degli eventi ospitati nello stadio hanno maggior rilievo il campionato di football americano o il Festival canoro dell’Eurovisione. Quando venne fissata questa amichevole (di lusso) tra Germania e Argentina,
C.t. Joachim Löw, 54 anni
Tata Gerardo Martino, 52 anni nessuno immaginava che sarebbe stata l’immediata rivincita tra le due finaliste del Mondiale 2014. «Infatti non si tratta di una rivincita — chiarisce Joachim Löw, tecnico campeon — perché non c’è il titolo in palio. Questa Germania- Argentina è stata programmata da tempo e non ci sono capacità divinatorie da parte della Federazione. Volevamo solamente affrontare una squadra forte prima della Scozia, esordio nelle eliminatorie per gli Europei».
Non sarà una rivincita però a Wolfgang Niersbach, presidente federale e ai tempi del trionfo del 1990 addetto stampa, piacerebbe l’idea di avere un tocco sciamanico, un arcano potere. Di si- curo la magia più grande è far sparire qualcuno. Il capitano della quarta stella, Philipp Lahm, si è ritirato come aveva promesso, con 113 presenze e la Coppa. La sua fascia va a Bastian «Basti» Schweinsteiger, 30 anni, 103
Le amichevoli
Oggi in campo ESPRITarena, Düsseldorf Germania-Argentina (ore 20.45 tv Fox Sports) Wembley, Londra Inghilterra-Norvegia (ore 21 tv Fox Sports 2) Arena-Khimki, Mosca presenze. «È un leader naturale, si sa prendere le sue responsabilità ed è sempre presente quando occorre» dice il c.t. Però Basti è in infermeria, insieme con Jerome Boateng, Mats Hummels, Mesut Ozil e, forse, Sami Khedira. Quindi il vice (capitano) sarà il portiere Manuel Neuer. Con Lahm hanno lasciato la Nazionale Miro Klose e il difensore di lungo corso Per Mertesacker. Sono tornati Mario Gomez e Marco Reus, esclusi dalla spedizione brasiliana per infortunio.
Joachim Löw punta al 2016, ai dieci anni di panchina e a un successo a breve termine (prima del Mondiale 2014 bisogna andare indietro 18 anni). «Una cosa è chiara: non vogliamo di nuovo attendere così tanto, vogliamo l’Europeo». Il nuovo tecnico dell’Argentina, Gerardo Tata Martino reduce da una stagione dimenticabile al Barça, sub e n t r a to a l f l e m m a t i co («pachorra») Alejandro Sabella ha anche meno tempo: «Lavoriamo per riunire i giocatori attorno a una nuova idea a una nuova organizzazione. Vincere, ora, non è la priorità». Ma nel 2015 c’è la Coppa America in Cile. Per entrambe c’è il Mondiale 2018 in Russia. Manca Leo Messi, acciaccato, a cui Tata riconsegnerà la fascia di capitano. Sulla Pulce girano voci a proposito di un possibile abbandono della Seleccion. Il padre Jorge smentisce: «Invenzioni». Gonzalo Higuain, Angel Di Maria e Sergio Aguero, a diverso titolo delusi dal Mondiale, se non con la Germania, cercano una rivincita con se stessi. A loro Martino ha aggiunto Erik Lamela come vice Messi e Nicolas Gaitan. Non sarà una rivincita, ma può essere un divertimento.