Corriere della Sera

Neymar, l’autografo (e la multa) che fa litigare la Spagna

- Paolo Tomaselli

Non ha resistito. E poco prima di entrare in campo si è fermato sotto la balaustra, giusto il tempo di lasciare uno scarabocch­io su un pezzo di carta e stringere la mano al tifoso del Villarreal che durante tutto il riscaldame­nto a bordocampo deve averlo «tormentato» per ottenere un po’ di attenzione. Ha fatto bene o male Neymar a firmare un autografo, per giunta a un avversario, prima di entrare in campo a mezzora dalla fine, sullo 0-0? Nonostante la vittoria finale (1-0), il suo datore di lavoro e il suo principale non hanno dubbi: il brasiliano rimesso in piedi dopo la ginocchiat­a del colombiano Zuniga che gli ha fatto finire il Mondiale ai quarti di finale, ha ricevuto 6.000 euro di multa dal Barcellona, decisa dal tecnico Luis Enrique. La società blaugrana non conferma, ma la smentita è decisament­e debole: «Sono cose private. Con Neymar non ci sono problemi» dice il direttore generale Zubizarret­a, respingend­o la polemica a pugni chiusi, come quando difendeva la porta del Barça. Considerat­o che «El Madrigal» è anche lo stadio della banana lanciata dagli spalti ad aprile e mangiata da Dani Alves, il piccolo gesto di Neymar potrebbe essere catalogato anche come un innocente momento di fair play e di distension­e. Molti tifosi del Barcellona la pensano nel modo opposto e consideran­o questo l’ennesimo gesto «da Hollywood» di un giocatore che ritengono prima di tutto un fenomeno di marketing e «di una stupidità senza limiti». Proprio nei giorni in cui la fidanzata di

Barça irritato Durante il riscaldame­nto firma e stretta di mano al tifoso avversario: pena di 6mila euro

O’Ney, Bruna Marquezine, regina delle telenovela­s in cui ha recitato anche il giocatore, ha firmato un contratto per un film a Hollywood, quella vera. Ma è davvero mancanza di profession­alità e di concentraz­ione quella di Neymar o forse il suo gesto in buonafede fa parte del modo tutto brasiliano di concepire il calcio e il rapporto con la tifoseria? I sondaggi in Spagna mostrano una spaccatura: molti sono contro il giocatore, molti sono con lui. In favore di un calcio meno esasperato e meno propenso a drammatizz­are ogni piccola variazione sul tema. Quello che il Barcellona più di altri club ha sempre detto di sostenere. Quello che Neymar proverà ad esportare anche venerdì a Miami nella prima amichevole del nuovo c.t. Dunga, proprio contro la Colombia di Zuniga: un timbro sulla vertebra come quello che gli ha lasciato il difensore del Napoli al Castelao di Fortaleza merita come minimo un altro autografo.

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