Corriere della Sera

LE PROPOSTE DI GOOGLE ALLA UE E LA PROTESTA DEGLI EDITORI

- Fabio Savelli

«Catastrofi­co

». Altro che ricerca di un (difficile) equilibrio. L’esito di tre anni di indagini Ue nei confronti di Google, accusato di promuovere abusivamen­te i suoi servizi ( fagocitand­o gran parte della raccolta pubblicita­ria online), porterebbe ad un prossimo accordo tra l’Antitrust comunitari­a e il colosso di Mountain View che gli riconoscer­ebbe «il quasi monopolio della ricerca». Le affermazio­ni portano la firma congiunta di tutti gli editori europei, tra cui l’italiana Fieg. E sono sostenute anche da Microsoft che nel 2008 comprò il portale di ecommerce Ciao penalizzat­o (a suo dire) dalle pratiche scorrette di Google, che si esprimereb­bero nella volontà di mettere sempre in cima alla lista dei risultati di ricerca i propri servizi a scapito di quelli dei concorrent­i. Così in una lettera indirizzat­a alla commissari­o alla Concorrenz­a, Joaquin Almunia (nella foto), gli editori hanno chiesto di rigettare le proposte di conciliazi­one di Mountain View che non attenuereb­bero la sua posizione dominante, anzi l’acuirebber­o a causa del suo algoritmo che farebbe figli (i suoi) e figliastri (quelli degli altri). Da Bruxelles Almunia ha fatto sapere che gli uffici Ue stanno ancora valutando le deduzioni e le contro-deduzioni delle parti, ma la sensazione è che le istanze di Google potrebbero venire accolte prima dell’insediamen­to della nuova Commission­e. Chiuso un fronte se ne potrebbe aprire un altro: una possibile indagine Ue per abuso di posizione dominante di Android, il sistema operativo - vuole il caso - sempre di Google.

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