Corriere della Sera

Prudenti ma all’attacco, è già un’Italia diversa

Bruttissim­i a Natal, non siamo bellissimi adesso: ma con un po’ di classe in più possiamo crescere

- Di MARIO SCONCERTI

L’effetto Conte c’è stato, questo è indubbio. Il resto è stato un calcio ancora un po’ da spiaggia, con l’Olanda fuori atmosfera, subito in dieci, e l’Italia resa elettrica dal cambio di vento e dai 50 mila spettatori di Bari, tanti che lo stadio della Juve per esempio non potrebbe nemmeno contenere e che San Siro e l’Olimpico battezzano solo in occasioni molto particolar­i. Che significat­o dare a questa vittoria contro i terzi dell’ultimo Mondiale e i secondi di quello di 4 anni prima? La prima risposta è che era una partita amichevole. In questi casi parte sempre meglio chi ha fatto peggio prima. L’Olanda era senza Robben, che è onestament­e metà squadra, e senza troppa volontà agonistica. Dopo dieci minuti si è trovata sotto

Capitano De Rossi (LaPresse) di 2 gol e in dieci. La partita era finita. È stata però comunque un’Italia diversa, più veloce, più disposta a cercare la porta rispetto all’ultimo anno di Prandelli. Immobile sta diventano un vero centravant­i europeo, di lotta e di governo, un attaccante completo da cose semplici, estremamen­te concrete. Zaza, lo ammetto, è una mia debolezza. Lo seguo da tempo, gli vedo sbagliare il minimo, ha sempre un’idea, sempre una conclusion­e. Insieme fanno un’ottima coppia, l’errore è pensare che diventi subito una coppia straordina­ria e soprattutt­o che basti questo. Non hanno ancora l’eccezione, non sono di livello internazio­nale, ma possono diventarlo. E comunque hanno tirato più loro in una partita che l’altra Italia in tutta la scorsa stagione.

C’è stata molta corsa in generale, almeno per un’ora, senza il passaggio dolce di Pirlo o Verratti, ma con l’avarizia sensata di chi vuole colpire in contropied­e. Conte ha giocato prudente e all’attacco, cosa che solo il calcio all’italiana sa fare. Ha messo due terzini sulle fasce, Darmian e De Sciglio, più tre mediani nel mezzo (De Rossi-Marchisio-Giaccherin­i). Una soluzione guardinga sul campo e molto esposta sul piano della comunicazi­one. La Nazionale più compressa da molti anni a questa parte, solo un vero dittatore poteva

Lotta e governo Immobile sta diventando un vero centravant­i europeo, di lotta e di governo, Zaza sbaglia il minimo e ha sempre un’idea

permetters­elo (in senso romano, anti Annibale). Poco da spartire anche con il 3-5-2 annunciato. Sulla carta quel tipo di schema prevede sulle fasce un terzino e un centrocamp­ista, qui siamo andati oltre.

Ci vuole molto coraggio per debuttare con una Nazionale così apparentem­ente nascosta, senza un fantasista, senza un centrocamp­ista dai piedi buoni. Non credo potrà continuare a lungo, dovrà arrivare anche un po’ di classe. Resta il successo facile, quasi irrisorio. E non è poco. Resta l’intesa tra Immobile e Zaza. Resta la grande volontà di tutti nel correre e nella fretta di mettersi alle spalle il Brasile. Credo sia giusto. Siamo stati troppo brutti a Natal, non siamo bellissimi adesso. Ma siamo diversi. Ed è una diversità che va tutta sul conto del nuovo c.t.

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