Zaza, debutto ok
da uno dei nostri inviati a Bari
Titolare contro l’Inghilterra nel giorno dell’ultima vittoria azzurra, gioca con l’Olanda in attesa di lasciare il posto a Buffon nella trasferta norvegese. Un segno di stima da parte di Conte, che il portiere non ha modo di ripagare: gli Oranje non tirano mai in porta.
A Bari, dove è diventato grande, ritrova un po’ del vigore che in Nazionale aveva smarrito. Nel primo tempo anticipa Van Persie, nel secondo gli regala l’unica palla gol olandese della partita.
Leader della difesa a tre, si presenta con il lancio, dritto per dritto, che consente a Immobile di sbloccare il risultato. Difensore con i piedi da centrocampista. Un’arma in più anche in fase offensiva.
Rimpiazza l’infortunato Chiellini e non trema. Con perfetta scelta di tempo, poco prima dell’intervallo, interrompe una delle poche belle azioni in verticale dell’Olanda. E anche nella ripresa non cala mai l’attenzione.
Titolare a sorpresa al posto di Candreva, inizialmente risparmiato per la sfida di martedì, gioca bene entrambe le fasi: bravo nei ripiegamenti sulla linea dei difensori, ancora meglio quando affonda sulla fascia destra. Conferma di essere tra i più in forma del gruppo.
Esegue alla perfezione i movimenti chiesti da Conte. Lesto negli inserimenti, deve soltanto ritrovare l’esplosività: è solo una questione di tempo. Doveva giocare 90 minuti, invece è il primo a essere sostituito.
Capitano di giornata, trasforma con freddezza il rigore del raddoppio (16° gol in Nazionale), guidando il centrocampo con il piglio del leader. Prima mezzora sontuosa, tanto da non far rimpiangere Pirlo.
Vince il ballottaggio con Parolo, regalando verve, intensità ed equilibrio al centrocampo. In Premier League, nel Sunderland, ha giocato appena 22 minuti. Conte lo rivitalizza. Molto bravo tatticamente: toglie il fiato a De Jong, si allarga per coprire le folate offensive di De Sciglio, attacca la profondità centralmente.
Gli esterni sono una risorsa della nuova Nazionale. Il giovane milanista è padrone della fascia sinistra. Merito di Conte che gli ha dato fiducia e di Inzaghi che lo ha portato già in condizione.
Dribbling secco di destro e gol di sinistro, il primo ufficiale in azzurro e speriamo che sia l’inizio di una bella storia dopo la delusione con l’Uruguay nel forno di Natal. L’attaccante del Borussia Dortmund, dopo una fuga in velocità, consegna al gemello Zaza la palla del possibile 3-0.
Gran debutto. È vero che sbaglia una rete facile facile, solo davanti a Cillessen, ma interpreta il ruolo proprio come vuole Conte, svariando in continuazione, dialogando con Immobile, favorendo l’inserimento dei centrocampisti. Di petto smarca Ciro che sbaglia.
Prende il posto di Marchisio, ma 4 minuti dopo, con l’uscita di De Rossi, va a dirigere il centrocampo azzurro. Entra duro su Sneijder e rimedia il primo giallo dell’Italia.
Gran cross teso per la testa di Destro. Buon impatto sulla partita. Un messaggio anche a Montella che lo aveva escluso contro la Roma.
Interno destro, si gode il trionfo dal campo senza incidere.
L’Italia è già sua: forza, grinta, intensità, perfetta copertura degli spazi. L’Olanda, sorpresa dalla partenza lampo degli azzurri, non trova la forza per reagire. Ma la nostra squadra l’aggredisce con forza e personalità in ogni zona del campo e lo fa sino all’ultimo respiro della partita.