L’italia piace agli stranieri Ma gli hotel: arrivi in calo
Più di tutti. Meglio di tutti. È l’Italia, per il secondo anno consecutivo, la miglior destinazione al mondo. Lo dicono i risultati del sondaggio condotto dalla versione inglese di Condé Nast Traveller, un punto di rifermento per il turismo di lusso. Il nostro Paese ottiene un giudizio medio di 94,49 punti (su un massimo di cento). Gli elementi di forza? La cultura e la cucina. Al secondo posto si piazzano gli Stati Uniti (93,89 punti). Medaglia di bronzo per la Francia (92,98). A livello cittadino, invece, le cose cambiano. New York — tra le destinazioni non inglesi — batte tutte, seguita da Parigi, Roma e Barcellona. Venezia chiude la cinquina. Ma se dal Regno Unito arriva un ottimo risultato, non si può dire lo stesso per quelli forniti ieri da Federalberghi. Perché il mix di crisi economica e capricci del meteo ha portato luglio e agosto — mesi clou per il turismo italiano — a registrare un saldo negativo rispetto all’anno precedente. A rilevarlo è l’indagine congiunturale di Federalberghi che segnala il crollo della domanda interna, non compensata dall’aumento dei visitatori stranieri. Il saldo dei pernottamenti da giugno a agosto è pari allo 0% (rispetto allo stesso periodo del 2013): se giugno ha registrato un incremento, i mesi di luglio e agosto fanno registrare un ribasso rispettivamente dello 0,6% e dello 0,2%. L’andamento è determinato dal calo della domanda italiana (-0,6%) e da un leggero incremento di quella straniera (+0,6%). Negativi i dati sull’occupazione: nello stesso periodo si registra un -1,3% frutto di un -2,9% di lavoratori a tempo indeterminato e di un -0,3% di lavoratori a tempo determinato.