«Italo-ntv? Nessun ostruzionismo da Fs»
CERNOBBIO — Ferrovie dello Stato non ci sta a farsi tirare in ballo dal Ntv nella polemica sulla concorrenza aggressiva, o sleale, operata nei confronti del primo vettore alternativo sulla alta Velocità, oggi in grave crisi finanziaria. «Non ce l’hanno con noi ma con l’Authority sui Trasporti, che deve indicare i criteri per la determinazione del pedaggio da parte di Rfi», spiega Michele Elia ( foto) amministratore delegato delle Fs. «Loro ritengono che attualmente sia troppo alto». Tutto l’iter per il nuovo pedaggio, precisa, dovrebbero concludersi tra 6-12 mesi. Attualmente Ntv paga 105 milioni per l’accesso alla rete ad Alta Velocità, già ridotti di recente dai precedenti 120. «Secondo le regole Ue il pedaggio deve essere legato ai costi diretti per la circolazione sulla rete», continua Elia, e serve a Rfi per rimborsare il debito di 4,2 miliardi contratto per gli investimenti sulla alta Velocità. «Ed è un pedaggio uguale per tutti, per Trenitalia come per Ntv. Non c’è alcuna prevaricazione da parte nostra. La concorrenza è fatta tra imprese, anche sulle tariffe. Sono stati loro a dire che entravano nel mercato per abbassare i prezzi. Ora come fanno a dire che sbagliamo noi perché facciamo tariffe a 9 euro? Adesso poi le stanno proponendo loro...». Circa l’approdo in Borsa delle Ferrovie, Elia ha indicato invece come data di riferimento la fine del 2015. «Stiamo lavorando, c’è bisogno di una stabilizzazione delle regole e di tutti i fattori in gioco, spero che tutto si definisca nel 2015».