Jindal a un passo dalla Lucchini Missione indiana a Firenze
L’ipotesi di una parziale riapertura anche dell’altoforno L’incontro con il premier e i lavori al porto di Piombino
Un incontro riservatissimo con il premier Matteo Renzi ieri mattina in prefettura, poi un summit con il governatore della Toscana Enrico Rossi. E, a sorpresa, una scritta sul libro degli ospiti che ha il sapore di un accordo vicino: «Speriamo di aiutare Piombino a tornare ai vecchi giorni di gloria con il nuovo piano industriale». Il magnate indiano Sajian Jindal, alla guida del gruppo Jsw (oltre 9 miliardi di fatturato) torna a Firenze dove quattro anni fa si era sposata la figlia Tanvi con un matrimonio da favola e mille invitati, e apre una nuova stagione sulle Acciaierie Lucchini e sui 2300 operai (più mille lavoratori dell’indotto) da anni nella tempesta della crisi.
Jindal ha già avanzato da mesi una proposta di acquisto parziale del polo siderurgico di Piombino, ma esclusivamente per la produzione a freddo, quella dei laminatoi. Stavolta però per la prima volta l’industriale indiano parla di piano industriale e della possibilità di tornare a produrre acciaio con la lavorazione a caldo.
Nei colloqui con Renzi e con Rossi ( al meeting hanno partecipato anche il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, il sottosegretario alla presidenza Luca Lotti e il commissario straordinario
La città Il sindaco: «E’ un grande passo in avanti, la mia città torna a sperare» L’occupazione Il piano prevede il mantenimento dei livelli occupazionali
della Lucchini Piero Nardi) Jindal avrebbe assicurato la volontà del suo gruppo di mantenere i livelli occupazionali attuali e in futuro di aumentare i posti di lavoro e di rilanciare l’industria. In una prima fase, sino a dicembre, gli indiani garantirebbero la produzione dei laminatoi per realizzare vergelle, barre, rotaie, senza però escludere una parziale riapertura dell’altoforno. Poi presenteranno il piano industriale dei prossimi due anni. E qui le indiscrezioni parlano della costruzione di un impianto Corex che oltre a una produzione avanzata ha meno impatto sull’inquinamento (il gruppo ne gestisce già due in India).
Jindal è rimasto colpito dai risultati degli ultimi lavori effettuati sui fondali del porto di Piombino che garantiranno, come gli ha assicurato il governatore Rossi, l’arrivo di grandi navi per il trasporto dell’acciaio. Infine una nota di colore. Matteo Renzi avrebbe scherzato con il magnate ricordandogli il matrimonio della figlia: «Chi sceglie Firenze, sa il fatto suo», avrebbe detto il premier.
Soddisfatto il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani (Pd): «E’ un grade passo in avanti, la mia città torna a sperare».