Corriere della Sera

Una nobile in casa Cesaroni Christiane: con me temi seri Filangieri è il nuovo volto della serie. Bene gli ascolti

Sesta edizione. «Sono una mamma architetto al lavoro all’aquila»

- Chiara Maffiolett­i

nata in Germania, ha vissuto in Brasile e fin da quando era bambina ha viaggiato per il mondo: sul suo passaporto il cognome di una grande famiglia nobile. Prossima destinazio­ne, Garbatella.

Christiane Filangieri, discendent­e (tra gli altri) del giurista illuminist­a Gaetano Filangieri, è il nuovo volto femminile nella sesta serie (prodotta da Publispei) della veracissim­a famiglia dei « Cesaroni » ( ottimo esordio mercoledì sera su Canale 5 con 4 milioni 781 mila spettatori e il 20,8% di share). Nonostante i natali, non si sente un’aliena: «Proprio aver viaggiato tanto mi ha abituata a frequentar­e ambienti diversi. Dove mi metti, sto. Anche in una famiglia super romana come quella dei Cesaroni».

Sarà Sofia, architetto e mamma di tre figli, rimasta sola. Uscita di scena Lucia, storico personaggi­o interpreta­to da Elena Sofia Ricci, adesso occuperà lei i pensieri di Claudio Amendola. «Al momento, per la serie, Lucia è a New York. Non prendo il ruolo che era di Elena Sofia, il mio è un personaggi­o nuovo. Con lei ci siamo parlate, è deliziosa, mi ha augurato il meglio. Ognuno fa le sue scelte nella vita, la ruota continua a girare». L’idea di entrare in un gruppo collaudato un po’ la intimoriva: «Ho pensato: chissà come mi accogliera­nno. Invece è nato un bellissimo feeling

Coppia

Aveva 25 anni

serie di pubblicità-tormentone della Tim di cui era testimonia­l: «Avevo appena finito la scuola e, pur andando bene, non ho mai pensato all’università: volevo l’indipenden­za. Lavoravo come accompagna­trice turistica e il sogno era condurre programmi di viaggio, alla Licia Colò. Quella pubblicità ha aperto la strada alla recitazion­e » . Che ora ama moltissimo: «È una sfida: ogni scena può essere fatta in mille modi diversi e non saprai mai quale è il migliore. Ci perdo la testa». Per questo passa ore sui copioni. Ma ha senso farlo anche con prodotti popolari? «In questa serie sì. La mia insegnante di recitazion­e lavora nel cinema: leggendo i copioni di Sofia si è stupita per quanto fosse costruita in profondità». Seguiva «I Cesaroni»? «Avevo visto qualcosa della prima serie».

Il cinema l’affascina «molto: in due ore puoi raccontare fino in fondo un personaggi­o, ponderando ogni aspetto. Ora c’è più apertura nello scegliere anche attori televisivi». Si è mai sentita categorizz­ata? «Non c’è un episodio in particolar­e. Forse spesso non si pensa che la Filangieri, biondina, può inventare dei personaggi che non ti aspetteres­ti». Il ruolo di Sofia è già un traguardo: «Mostro molto di quello che ho imparato». Resta ora da aggiustare un lato del suo carattere: «Non mi so promuovere. A molti provini sono stata troppo timida. Non ho dimostrato quello che avrei saputo fare». Dove darebbe il suo meglio? «Mi piace la commedia italiana. Penso a Verdone: deve essere una bella esperienza anche solo conoscerlo». Sguardo Christiane Filangieri, 36 anni, ha recitato in diverse fiction tra cui «Ho sposato uno sbirro» e «I liceali»

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