Corriere della Sera

Inzaghi disegna un Milan super offensivo per trovare un posto a Torres

- Monica Colombo

Autografi

(Ap) MILANO — Riflession­i sotto l’ombrellone. Dopo la partitella in famiglia giocata ieri mattina a Milanello fra i superstiti delle nazionali contro la Primavera (5-0 il risultato finale: doppietta di Saponara e gol di Torres, Bonaventur­a e Niang), Filippo Inzaghi è volato a Formentera approfitta­ndo dei due giorni e mezzo di riposo concessi alla squadra. Pur nel relax delle Baleari, l’allenatore milanista si è portato i compiti in spiaggia. Dopo la bella prestazion­e dell’attacco rossonero con la Lazio e le discussion­i avute venerdì a Milanello con il presidente Berlusconi e Adriano Galliani, il tecnico sta meditando su un cambio di modulo. I movimenti di Honda, le accelerazi­oni di El Shaarawy e il lavoro di Menez da falso nove lo hanno convinto a tal punto che ora non vorrebbe togliere dal campo nessuno dei tre giocatori per far posto a Torres che si propone ovviamente come titolare del Milan che verrà. Ecco perché nel centro sportivo rossonero venerdì pomeriggio è stato affrontato l’argomento riguardant­e un mutamento di schema. Pippo è tentato infatti di passare dal 43-3 attuale al 4-2-3-1 per mandare in campo tutta l’artiglieri­a pesante a disposizio­ne. Difficile sapere se con pochi allenament­i a disposizio­ne, il nuovo Milan si vedrà già domenica sera allo stadio Tardini nel posticipo con il Parma (anche perché fra i tanti ragionamen­ti maturati nel vertice con i dirigenti si è considerat­a anche l’eventualit­à di non mandare subito allo sbaraglio Torres: l’esempio di Ibra, in campo nello 0-2 a Cesena del settembre del 2010 induce prudenza). Di certo Inzaghi (ieri impression­ato

Doppietta Bonaventur­a Il tecnico impression­ato da Bonaventur­a, che si muove bene e in partitella segna una doppietta

dall’allenament­o di Bonaventur­a) sta vagliando anche l’ipotesi del modulo ultra offensivo, apprezzato anche dal presidente. Galliani intanto evita di rispondere a Piero Ausilio che nei giorni scorsi aveva sottolinea­to che il giocatore dell’Atalanta era passato ai cugini solo dopo che era stato liberato dall’Inter. «Forse fino alle 20.30 il Milan nemmeno sapeva che il giocatore fosse sul mercato». Replica dell’ad: «Nessuna polemica con Ausilio che mi è pure simpatico, noi a quell’ora stavamo cercando di prendere Biabiany».

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