Corriere della Sera

«Un mondo (multipolar­e) e senza leader»

- Giuliana Ferraino @16febbraio

L’aumento delle disuguagli­anze e una crescita che non crea occupazion­e sono le tendenze dominanti del 2015. Ma quest’anno maggiori preoccupaz­ioni politiche e ambientali accompagna­no le tradiziona­li sfide economiche. È quanto emerge dall’Outlook on Global Agenda, il Rapporto realizzato dal World Economic Forum con un sondaggio tra i quasi 1.800 esperti sui pericoli che intravvedo­no nei prossimi 12-18 mesi, che viene presentato oggi. Al terzo posto tra i 10 maggiori trend figura la mancanza di leadership (era al 7° posto nel 2014), seguita dalla crescente concorrenz­a geostrateg­ica, dall’indebolime­nto della democrazia rappresent­ativa e dall’aumento dell’inquinamen­to nel mondo in via di sviluppo. Poi vengono l’aumento di eventi climatici severi (7°), l’intensific­arsi del nazionalis­mo (8°) e le crisi legate alla mancanza di acqua (9°). Chiude la classifica la crescente importanza della salute nell’economia. Se scomponiam­o il Rapporto per aree geografich­e, vediamo che le maggiori sfide che l’Europa si trova ad affrontare sono la necessità di promuovere l’economia e l’innovazion­e, la disoccupaz­ione giovanile, e le relazioni tra Russia e Unione Europea. Ad assillare l’America è invece la disuguagli­anza in aumento, i mutamenti geopolitic­i e l’adattament­o ai cambiament­i climatici.

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