«Un mondo (multipolare) e senza leader»
L’aumento delle disuguaglianze e una crescita che non crea occupazione sono le tendenze dominanti del 2015. Ma quest’anno maggiori preoccupazioni politiche e ambientali accompagnano le tradizionali sfide economiche. È quanto emerge dall’Outlook on Global Agenda, il Rapporto realizzato dal World Economic Forum con un sondaggio tra i quasi 1.800 esperti sui pericoli che intravvedono nei prossimi 12-18 mesi, che viene presentato oggi. Al terzo posto tra i 10 maggiori trend figura la mancanza di leadership (era al 7° posto nel 2014), seguita dalla crescente concorrenza geostrategica, dall’indebolimento della democrazia rappresentativa e dall’aumento dell’inquinamento nel mondo in via di sviluppo. Poi vengono l’aumento di eventi climatici severi (7°), l’intensificarsi del nazionalismo (8°) e le crisi legate alla mancanza di acqua (9°). Chiude la classifica la crescente importanza della salute nell’economia. Se scomponiamo il Rapporto per aree geografiche, vediamo che le maggiori sfide che l’Europa si trova ad affrontare sono la necessità di promuovere l’economia e l’innovazione, la disoccupazione giovanile, e le relazioni tra Russia e Unione Europea. Ad assillare l’America è invece la disuguaglianza in aumento, i mutamenti geopolitici e l’adattamento ai cambiamenti climatici.