Covacich apre la corsa allo Strega «La sposa» (Bompiani) presentato da Veronesi e Maraini
Si apre la corsa al Premio Strega 2015 con la prima candidatura, quella di Mauro Covacich per Bompiani, una scelta che sembra ricollegarsi alla tradizione del Premio stesso, che attraversò varie stagioni di riconoscimenti ai racconti fino a fine anni 90: La sposa di Covacich è infatti una raccolta di novelle.
«Innanzitutto — dichiara lo scrittore triestino — sono lusingato dai miei presentatori, due autori che stimo in modo assoluto, Sandro Veronesi e Dacia Maraini: il fatto che credano nel mio libro è fondamentale. E poi per la prima volta mi sono sentito sostenuto appieno da un editore, soprattutto per l’impegno personale di Elisabetta Sgarbi».
Quanto al fatto di partecipare con i racconti, Covacich ricorda: «Ci sono dei precedenti illustri: la mia stella polare, il punto luce da cui ho lavorato è il Sillabario di Goffredo Parise, sia come fibra morale sia per la sua semplicità zen, insieme ai Microcosmi di Magris e a Buio della Maraini. Tre grandi raccolte». Che ottennero lo Strega nel 1982 ( Sillabario n. 2, Mondadori), nel 1997 ( Microcosmi, Garzanti) e nel 1999 ( Buio, Rizzoli).
«E poi questo lavoro si ricollega alla tradizione della novellistica italiana, anche se preferisco definire il libro come l’ha chiamato un recensore, un concept album», conclude, e commenta l’anticipo della candidatura: «Non ho paura della distanza: conto sulle mie doti di resistenza da maratoneta».