Corriere della Sera

Miguel l’indignato

Bosé nel disco canta l’antipoliti­ca del partito Podemos «La Spagna va cambiata». E riceve critiche bipartisan

- Andrea Nicastro @andrea_nicastro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Di solito uso l’ironia ma questa volta non bastava per sfogarmi Bisogna cambiare, chi dovrà governare si ritroverà un’eredità tremenda Bisogna crederci, appoggiare il passaggio, ci vogliono idee e facce nuove

Picasso e Hemingway, che cosa può capire del dramma d’essere sfrattato di casa? Gli hanno dedicato colonne taglienti Abc, El Mundo, La Razon. Ma anche a sinistra, sui siti e sui blog, soprattutt­o nei commenti degli articoli, la maggioranz­a ha accolto la conversion­e di Bosé con disagio snob. C’è chi persino l’ha considerat­o una manovra occulta per screditare Podemos.

A quasi 60 anni Miguel Bosé è uno showman dal seguito transconti­nentale. Nato nel privilegio del network familiare del papà torero e della mamma attrice, si è costruito una carriera da 25 milioni di dischi (in crescita) sopravviss­uta ad ere musicali e politiche diversissi­me. Il primo successo («Linda» dei Pooh) ne fece un melodico romantico accettabil­e anche dal tardo franchismo.

Con la movida e l’ubriacatur­a libertaria dei primi anni di democrazia spagnola, il ragazzino cominciò ad ancheggiar­e ammiccante. Quando però le adolescent­i hanno cominciato a non cercarlo più ha aumentato la carica trasgressi­va, arrivando ad arrampicar­si sui tacchi a spillo di musa transex. Lo fece per Almodovar, cantò «Un anno d’amore» di Mina e tornò primo nelle classifich­e di vendita. Il tutto, prima di approdare a « X Factor » o ad «Amici » , vestendo i panni del presentato­re di Sanremo (1988) e del primo canale tv della Spagna del conservato­re Aznar (1999).

Pochi possono sfoggiare in carriera una copertina disegnata da Andy Warhol o un mercato che va da Città del Messico a Caltanisse­tta. Piaccia o non piaccia, Miguel Luchino Bosé è un profession­ista con un fiuto straordina­rio per il cambiament­o dei gusti. Da prototipo macho di super superman, Miguel è diventato icona trisessual­e con quattro figli fatti con uteri in affitto.

«Si, se puede», titolo della canzone che fa discutere la Spagna, è anche la versione castiglian­a del motto del primo Barack Obama Yes, we can, diventato poi lo slogan di Podemos. Un globe trotter come Bosé poteva lasciarsi sfuggire un’occasione del genere? Nonostante l’ultima débâcle, il mercato dei latinos in Usa resta democratic­o. In Spagna, invece, il partito Podemos è in grande crescita. Bosé si è schierato al suo fianco due giorni prima che un sondaggio lo indicasse come prima forza per intenzione di voto alle prossime elezioni. Quando si dice fiuto.

 ??  ?? Sul palco Miguel Bosé (58 anni) durante un concerto. Nel brano «Si se puede», che ricalca lo slogan del partito Podemos erede del movimento degli Indignati, attacca i politici spagnoli
Sul palco Miguel Bosé (58 anni) durante un concerto. Nel brano «Si se puede», che ricalca lo slogan del partito Podemos erede del movimento degli Indignati, attacca i politici spagnoli
 ??  ?? Figlio d’arte Miguel Bosé bambino, nel ’57 assieme a mamma Lucia e papà Dominguin
Figlio d’arte Miguel Bosé bambino, nel ’57 assieme a mamma Lucia e papà Dominguin
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