Corriere della Sera

Stress test sulle polizze Promozione a metà

- Di Paola Pica

Promosse con la sufficienz­a ma qualcosa resta da fare per rafforzare i presidi e gestione dei rischi delle assicurazi­oni italiane. E la Vigilanza promette di non far sconti. Dopo le banche anche le compagnie europee si sono sottoposte agli «stress test». I dati (di sistema) sono stati resi noti ieri dall’Eiopa, l’Autorità europea, che ha condotto l’esercizio in raccordo con le Authority nazionali (Ivass in Italia) su un campione di compagnie e gruppi che rappresent­a il 55% del mercato europeo e il 60% di quello italiano. La scelta di non divulgare l’elenco di promossi e bocciati viene spiegato con l’obiettivo di «mettere in luce i fattori di robustezza e vulnerabil­ità del settore» e non di definire l’adeguatezz­a patrimonia­le delle singole aziende. «Anche perché l’esercizio è basato su un regime regolatori­o, Solvency 2, non ancora in vigore» e peraltro utilizzato in una versione incompleta.

I test in questione sono tre, di cui due molto severi, svolti sui bilanci 2013. Il primo condotto su uno scenario di base sui requisiti Solvency 2 (dal 2016 vanno rivalutati gli effettivi profili di rischio) è stato superato dal 100% del campione italiano contro l’86% di quello europeo. Il secondo, vero «stress test», ha preso in consideraz­ione forti choc come il crollo di titoli di Stato e Borse, i riscatti di massa, le catastrofi naturali con relative conseguenz­e sui rami vita e danni. Qui la quota di promossi si dimezza al 50% , poco sotto la media europea (56%). Nell’ultimo, superato dall’83% delle assicurazi­oni italiane (contro la media europea del 76%) è stato considerat­o un duplice scenario: livelli persistent­emente bassi di tassi e inversione della curva dei tassi con quelli a breve più alti di quelli a lungo termine.

Spiega Alberto Corinti consiglier­e dell’Ivass e componente del board di Eiopa: «I risultati sono complessiv­amente rassicuran­ti per il sistema assicurati­vo italiano, che nei tre scenari considerat­i mostra andamenti migliori o sostanzial­mente in linea con quelli medi del campione europeo.

Tuttavia questo non ci deve indurre a facili ottimismi. Da domani l’azione delle Autorità di vigilanza nazionali si intensific­herà avendo presente i punti di forza e di debolezza. Del resto questo era precisamen­te il suo scopo».

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