Corriere della Sera

Petrolio, crollano le Borse del Golfo

- Enr. Ma.

Crollano le Borse del Golfo, dopo che l’Opec ha deciso di non tagliare la produzione malgrado la discesa del prezzo del greggio. Riyadh ha perso il 4,8%, Dubai il 4,7%, Abu Dhabi il 2,6%, la piazza dell’Oman il 6,2% e quella del Qatar il 4,3%. È la prima reazione alle scelte Opec di giovedì scorso, venerdì quelle Borse erano chiuse. anche l’ipotesi di un coinvolgim­ento di soggetti pubblici (il Fondo strategico), magari a sostegno di una cordata italiana, che potrebbe vedere insieme imprendito­ri nazionali del settore e le banche creditrici (Intesa, Unicredit e Banco Popolare). Potrebbe essere l’alternativ­a all’indiana Arcelor Mittal già in campo o ad altri soggetti che dovessero farsi avanti. A patto che non ripeta il modello Alitalia della «coalizione di volenteros­i», ma sia strutturat­a intorno a soggetti industrial­i forti.

L’intervento pubblico divide i sindacati, che mercoledì incontrera­nno Gnudi. Fiom-Cgil è stata sempre favorevole. Uilm lo valuta positivame­nte «per il tempo utile a garantire la continuità produttiva dell’azienda», Fim-Cisl invece «non ha alcuna nostalgia dell’intervento pubblico». Un «intervento ponte dello Stato per rimettere in sesto l’azienda e poi rilanciarl­a sul mercato è plausibile», dice il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, «ma non faremo rinascere l’Italsider».

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