Gianna e la voglia di cantare Modugno con uno stile rock
Nell’album «Hitalia»Nannini rilegge alcuni brani classici: scelta biografica, come un diario della mia vita
«Oggi un film su Martin Luther King ci ricorda che il razzismo è ancora un cancro per l’America», spiega Oprah Winfrey, produttrice (con Brad Pitt) di Selma, città dell’Alabama da cui partì, diretta a Montgomery, la storica marcia del leader pacifista nero. «Sullo schermo vedrete tre mesi cruciali del 1965, importantissimi ieri come oggi perché quella manifestazione per i diritti civili degli afroamericani rimanda alle ingiustizie di oggi. Basti citare il recente caso Ferguson con l’assassinio del 18enne Michael Brown da parte di un poliziotto. Selma racconta una pagina di storia fondamentale, non solo le battaglie e il peso della figura di Martin Luther King», spiega la celebre conduttrice che ha presentato con orgoglio all’American Film Institute Festival la pellicola diretta da Ava DuVernay.
Oprah si è riservata una piccola ma intensa e significativa parte. «È quella di un’attivista, donna di colore che va a fare richiesta di diritto di voto e viene insultata, sbeffeggiata dal burocrate che stampa con protervia sul suo modulo il timbro denied, rifiutato». Elogia la regista afroamericana DuVernay, premiata al Sundance per la migliore regia nel 2012 (con Middle of Nowhere) e ribadisce: «In un momento come quello di oggi in cui negli Stati Uniti si assiste a una recrudescenza di intolleranza nei confronti della vastissima comunità afroamericana, Selma è una lezione di storia, coraggio, una battaglia in nome della civiltà».
Il film, sugli schermi Usa a Natale, si vedrà dal 12 febbraio 2015 in Italia con il titolo Selma - La strada per la libertà distribuito da Notorious Pictures.
La Winfrey si dice entusiasta dell’attore inglese David Oyelowo che per interpretare il leader
Ha esordito come attrice in «Il colore viola» (1985). È sempre ai vertici delle classifiche di «Forbes» sulle star più pagate Alabama e nel Sud degli Stati Uniti. Oprah è stata grande nel concedermi piena libertà di scelta dei protagonisti, al di là di ogni ingerenza della Paramount che era interessata all’acquisto del film per gli Usa».
«Il significato della marcia di Selma — affermano all’unisono Oprah e la sua regista — è attualissimo e il lavoro fatto per riportare ogni esatta parola degli incontri politici tra Johnson e King è stato minuzioso. Tim Roth ha reso magnificamente il complesso ruolo del Governatore dell’Alabama George Wallace, un democratico contrario all’inserimento nelle scuole bianche di studenti neri. King lo chiamò in causa personalmente come colpevole del clima di odio di quegli anni».
Oprah non ha dubbi: «La platea potrà vedere nel film un appello alla pace, all’eguaglianza, contro ogni violenza. Da tempo sto lavorando alla miniserie di HBO sulla vita di Martin Luther King. Selma è solo una pagina della lotta per i diritti e nel 2015 la grande manifestazione celebrerà il suo 50° anniversario. Vorrei che il film riaccendesse ogni giorno la speranza per un’America e un mondo migliori». n disco retro-innovativo » . Gianna Nannini definisce così «Hitalia», il nuovo album che esce oggi e in cui rilegge in chiave rock dei superclassici della nostra canzone: Battisti, Lucio Dalla, De André, Gino Paoli, Modugno...
«Ho fatto una scelta biografica, un diario della mia vita. È inutile scappare da se stessi, così ho deciso di fare una cosa che non avevo mai fatto prima. Sono tutte canzoni che hanno un’eco per me», racconta Gianna. Verrà poi il momento per cantarle dal vivo in un tour a maggio. «Sarà qualcosa di essenziale perché queste versioni Voce Gianna Nannini è nata a Siena il 14 giugno del 1954 nascono per il trio chitarra, basso e batteria con l’aggiunta degli archi».
Arrangiamenti coraggiosi, «metal-Modugno» li chiama lei. Gianna tocca un repertorio considerato intoccabile. « È nella natura della musica popolare che le canzoni nel tempo vengano modificate. Per “Dedicato” ho addirittura cambiato, in accordo con Ivano Fossati, anche una parte del testo». Ci ha aggiunto un «Dedicato all’Italia, a chi l’ha vista sulla strada, noi che abbiamo quel che abbiamo». «Spero che questo disco sia un’iniezione di fiducia. Quando sento che assieme a Portogallo, Grecia e Spagna ci chiamano i Paesi Pigs mi viene voglia di rivoltarmi. Siamo italiani e meno male. Abbiamo una forza culturale unica e forse dovremmo capire che non ci aiuta parlare sempre delle nostre sfortune e dare la colpa al governo. È ora che ciascuno prenda in mano la situazione».
La canzone italiana una volta andava anche all’estero, vedi «Volare», «Il mondo» e «’O sole mio». «Abbiamo avuto una tradizione importante poi la globalizzazione ci ha confinati. Paradossalmente è stato un fenomeno che ha ristretto i confini del mondo invece che allargarli. Io da anni combatto perché ogni Paese abbia il proprio sound». Tre i brani cui tiene particolarmente: «“Dio è morto” è ancora contemporanea, “Un’avventura” la portai assieme a un mio brano a un concorso per voci nuove, “Caruso” è l’emblema del disco, l’italianità del bel canto di cui non dobbiamo vergognarci».
Fra gli ospiti Gino Paoli in «Il
«Ho fatto una cosa inedita per me, spero che questo cd sia un’iniezione di fiducia»
Attivista
Oprah Winfrey interpreta l’attivista per i diritti civili Annie Lee Cooper in «Selma», il film biografico su Martin Luther King diretto da Ava DuVernay (42), prima afroamericana ad aver vinto il premio come miglior regista al Sundance nel 2012 cielo in una stanza», Massimo Ranieri mette il bollino di napoletanità su «’O sole mio» e Vasco che partecipa a «C’è chi dice no». «Io e Vasco abbiamo iniziato assieme, siamo stati i primi a portare il rock in italiano al grande pubblico».
«Mamma» è dedicata alla madre scomparsa da poco. «Non avevo mai fatto una canzone per lei, se ne andata nelle settimane dopo che l’ho cantata». E lei che mamma è? «Come me non c’è nessuno (ride). Sono una mamma internazionale ma affettuosa e presente fisicamente».