IN UN MARE DI STORIA I MAS, LE A VELA, GLI YACHT L’EPOPEA DELLA CHE RINFORZA IL MITO
Un libro per i 160 anni del protagonista nei settori militari e da con imbarcazioni all’avanguardia che hanno scandito l’evoluzione del Paese. Un marchio ancora come dimostra una singolare pubblicità BARCHE BAGLIETTO ITALIANO
Nella foto a destra, la Lia III che con un motore Isotta Fraschini da 330 cv è stata la prima imbarcazione italiana a superare i 100 km/h. In alto, il fondatore della dinastia, Pietro Baglietto (1841-1911). Sotto, lo yacht «Cio Cio San» che Giacomo Puccini si fece costruire nel 1912
Secondo dopoguerra
barche di bellezza statuaria, che hanno dettato legge alle Olimpiadi e oggi si appendono, in miniatura, in casa.
Dopo la seconda guerra mondiale tutti vogliono sognare, chi con la Lambretta, chi con il cabinato. Ancora una volta vale il parallelo con gli stilisti dell’auto: dal pezzo unico nasce la piccola serie, per accontentare un’élite dai consumi capricciosi e in crescita. I motoryacht Elba, Capri, Ischia sono ancora «tascabili» (rispetto ai formati traghetto di oggi), ma aprono la strada a tonnellaggi più arditi, nella tecnologia e nella forma. La generazione successiva, «M», sarà quella di maggior successo: sovrastrutture a spigolo, la novità del «flying bridge», le dimensioni di 16, 18, 20 metri e oltre, unite alla velocità e al fascino della costruzione in legno seducono uomini come Ranieri di Monaco, che si aggiudica il prototipo. La clientela al seguito, che ne acquisterà a decine, è di rango adeguato. Intanto, nel 1958, è stata varata l’ultima grande vela, il «Mait II», disegnata da Sparkman & Stephens.
Alla metà degli anni 70 il legno lascia il posto all’alluminio. Ideale per le carene plananti, lo scafo in lega leggera consente proporzioni e velocità crescenti. Sarà affiancato dall’acciaio dei megayacht nel cantiere di La Spezia, inaugurato nel 1996: una casa, una materia e un management nuovi, per tornare alle origini. E a questo mondo, dove i prodotti diventano storia, hanno guardato i pubblicitari dello scotch Johnnie Walker per ambientare un megaspot di sei minuti: protagonisti «Sincerity», un ketch Baglietto del 1928, e due volti non nuovi del cinema, Giancarlo Giannini e Jude Law.