Corriere della Sera

Mancini reinventer­à una squadra che ora non gli piace

- Di Mario Sconcerti

stata una buona Inter, sconfitta da una squadra migliore. Non è chiaro se ci siano veri migliorame­nti. È però una squadra diversa, più aggressiva, più pericolosa, più in partita. Come il Milan, anche la Roma non è un avversario che si chiude, lascia spazi al contropied­e. Questo favorisce il gioco dell’Inter che ha buona qualità negli ultimi venti metri. È cambiato il temperamen­to dell’Inter, questo maggior carattere ha portato però anche più confusione. È una squadra che sta studiando ma non ha ancora capito bene cosa. A volte li vedi tutti in linea, altre volte senza forma e sostanza in giro per il campo. La Roma è un pessimo avversario perché è squadra verticale. Un centrocamp­o con M’Vila, Medel, Kuzmanovic e Guarin viene sempre superato in fondo a un corridoio. La mia impression­e è che a Mancini non piaccia la sua squadra, non la stimi, e si appresti a inventarne un’altra. Con quali uomini non so, ma quando è messo spalle al muro Mancini è un tecnico che sa inventare. L’Inter ha delle qualità, ma sono poco incastrabi­li le parti. Nessuno ha una parte piena in commedia, sono tutti mezzi buoni attori. Difficile così fare spettacolo. Ha rischiato molto la Juventus, il gol di Pirlo a un secondo dal termine non definisce una superiorit­à, è solo un premio a un giocatore perfetto. Juve stanca, anche messa male in campo. Però ancora vittoriosa in uno stadio che ormai è diventato un incubo per tutti. Per capire l’eccezional­ità di quanto accaduto va ricordato che Pirlo non segnava su azione dal 24 aprile di due anni fa. In sostanza meglio la Roma per una volta, tornata brillante e spinta da tutta la qualità dei suoi solisti. Pjanic è ormai uno dei migliori centrocamp­isti europei. Gioca una buona partita anche il Milan. Da cinque giornate l’Udinese è in caduta abbastanza libera, ma Inzaghi ha trovato un’anima per la sua squadra. È finito il vecchio Milan velleitari­o che giocava quasi alla memoria. La squadra è semplice, conosce i propri limiti ma anche le proprie possibilit­à. Montolivo porterà la qualità che manca a centrocamp­o. Credo sia inutile aspettare Torres, non almeno a un qualche livello. Il Genoa è al terzo posto, Gasperini trasforma sempre una strana massa di giocatori in una squadra. Un vero grande tecnico.

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