Corriere della Sera

A San Siro Valeri e i suoi finiscono nel pallone Orsato e Mazzoleni arbitrano in maniera opposta

- Di Paolo Casarin

Orsato per il derby di Torino. Primo tempo ben diretto con un rigore concesso alla Juve per fallo di mano alto di un granata in barriera. Esatta la ripetizion­e del calcio di rigore. Nel secondo tempo dirige con competenza ed equità; il gol di Vidal è in fuorigioco, i gialli sono giustifica­ti e l’espulsione, per doppia ammonizion­e, di Lichtstein­er punisce più le proteste che i falli del bianconero. Di seguito Mazzoleni arbitra Roma-Inter lasciando correre tanti contrasti, più o meno fallosi; in occasione del terzo gol della Roma, nato da un contrasto tra Cholevas e Guarin, si accendono le proteste dell’Inter e Mancini viene allontanat­o. Mazzoleni decide sempre con lo stesso metro che però è nettamente diverso da quello di Orsato: si può sperare in una maggiore uniformità? MilanUdine­se ha dimostrato che un arbitro di porta (Massa) può, senza alcuna colpa, non vedere un probabile gol e che l’altro (Pairetto) può assegnare un rigore inesistent­e per un contrasto tra Domizzi e Honda a due metri da lui. Valeri, lontano, raccoglie il consiglio ed espelle Domizzi; poco dopo Valeri espelle anche Essien per secondo giallo discutibil­e. Con la stessa severità Valeri, e toccava solo a lui decidere in quel caso, doveva concedere un rigore ai friulani per fallo di Armero su Badu. A San Siro arbitri forse scossi o destabiliz­zati da un gol umanamente non valutabile: come aiutarli? Con la tecnologia, almeno sul gol: gli inglesi l’hanno già adottata.

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