Pozzo: «Basta arbitri così». Galliani: «Sì alla tecnologia»
Valeri nel mirino. Il presidente bianconero: «Ha sempre sbagliato tutto, lo mandino in serie C»
L’uomo nero è Paolo Valeri, 36 anni, romano, già inviso all’Udinese che ha perso le ultime cinque partite arbitrate da lui. Ieri comunque bipartisan nello scontentare le due squadre. Dopo 90’ di esitazioni e valutazioni scorrette, Valeri è riuscito nell’impresa di mettere d’accordo Giampaolo Pozzo e Adriano Galliani.
Il patron dell’Udinese è un fiume in piena: «Il rigore concesso al Milan era dubbio e il fallo da espulsione di Domizzi non esisteva assolutamente. Ma siccome qualcuno ha fatto vedere a Valeri il presunto gol del Milan nel primo tempo, lui non ha capito più niente. Per compensare un presunto sbaglio ne ha commessi due o tre». Non è difficile individuare gli episodi a cui Pozzo si riferisce. «C’era un penalty su Badu. Valeri per me non può arbitrare, è sempre stato un fischietto che ha sbagliato tutto. In generale i direttori di gara sono bravi ma ce ne sono due-tre scarsi, compreso questo, che andrebbero eliminati: inquinano e rovinano tutto». E ancora: «Uno così può andare in serie C, dove non si compromettono le cose, ma in A una sconfitta ha un risvolto economico. Quando vedono uno che non va bene lo buttino fuori, se Valeri non lo vedo più per i campi di calcio è
Prima e dopo Un Faraone con la cresta più bassa ieri. Nuovo look? (Ansa, Inside)
L’a.d. rossonero «L’occhio umano può fallire quindi compriamo queste macchine e usiamole»
meglio. In momenti così viene voglia di dire basta al calcio».
Galliani evita polemiche con l’arbitro, ma lancia la sua personale campagna: «Non voglio colpevolizzare, ma ci sono gli strumenti per decidere se la palla ha superato la linea o no. Si vede che il colore bianconero condiziona un po’ …» ironizza ricordando il famoso gol di Muntari alla Juve. «Da oggi comincerò la battaglia per introdurre la tecnologia in campo. In Inghilterra con l’occhio di falco si sarebbe capito se la palla era entrata o meno. L’occhio umano può fallire quindi compriamo queste macchine e usiamole. Tutti gli sport ne usufruiscono, non capisco perché nel calcio sembra che si parli di un’eresia». Inzaghi fa il diplomatico: «Una partita a senso unico non può essere condizionata dagli episodi».