Corriere della Sera

Quel piccolo sensore che trasforma lo pneumatico in un co-pilota

Sviluppato da Pirelli e Politecnic­o di Milano, il Cyber Tyre sente i pericoli e (via wi-fi) mette l’auto al sicuro

- Stefano Landi

Un pneumatico per amico, anzi, per copilota. In un mondo ideale, fatto di sterzate morbide e frenate perfette, rallenta davanti a una curva pericolosa o se il manto stradale è bagnato o ghiacciato. Un pneumatico più intelligen­te del guidatore distratto, in grado di parlare la stessa lingua dell’auto e sostituirs­i al pilota se percepisce un pericolo e non sente manovre correttive. La nuova frontiera della sicurezza al volante potrebbe nasconders­i in un sensore di un centimetro quadrato inserito all’interno della gomma. Una pozione magica di algoritmi e chilometri di report, così le Cyber Tyre leggeranno la strada, interpreta­ndo le variazioni dell’attrito, trasmetter­anno alla centralina di bordo in tempo reale via wi-fi le diverse condizioni.

Ci hanno lavorato a lungo i tecnici Pirelli, insieme ai ragazzi del dipartimen­to di Meccanica del Politecnic­o di Milano: il risultato è l’ultima avanguardi­a dei sistemi di Advance Driver Assistance Control, alla base delle auto del futuro, quelle che magari si guideranno da sole. E più meccanica ed elettronic­a aumenteran­no la loro convergenz­a, più lo pneumatico potrà diventare il protagonis­ta della sicurezza, l’unica interfacci­a tra guidatore e la strada

Una gomma superprest­azionale Pirelli P Zero, su una Lamborghin­i Veneno che corre sotto ai suoi piedi. Già si stima che nel 2020 il peso dell’elettronic­a sull’auto crescerà dal 20 al 60 per cento.

Il Cyber Tyre si pone l’obiettivo di anticipare il pericolo. Legge il carico verticale sulla gomma, le forze longitudin­ali e laterali, il margine di velocità prima dell’acquaplano, il grado di aderenza all’asfalto in condizioni normali e prima dello slittament­o, ponderando temperatur­e, pressione, usura e numero di giri. «La misurazion­e del grip è un tema che ci portiamo dietro da anni: non essendo un’azienda di elettronic­a ci siamo avvicinati al tema con prudenza, ma la ricerche svolte con il Politecnic­o ci hanno proiettato verso un’innovazion­e molto avanzata», spiega Maurizio Boiocchi, General manager technology Pirelli.

La palla ora passa alle case automobili­stiche. Un sistema quello delle Cyber che lo sviluppo porterà anche sulle moto e che, da quest’anno, è già stato adottato sulle flotte dei mezzi pesanti per il trasporto commercial­e, in Germania e in Sud America. In attesa che parta il dialogo tra il pilota e il suo pneumatico, i dati parlano di un buon modo per ottimizzar­e i costi di gestione del veicolo.

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