Quel piccolo sensore che trasforma lo pneumatico in un co-pilota
Sviluppato da Pirelli e Politecnico di Milano, il Cyber Tyre sente i pericoli e (via wi-fi) mette l’auto al sicuro
Un pneumatico per amico, anzi, per copilota. In un mondo ideale, fatto di sterzate morbide e frenate perfette, rallenta davanti a una curva pericolosa o se il manto stradale è bagnato o ghiacciato. Un pneumatico più intelligente del guidatore distratto, in grado di parlare la stessa lingua dell’auto e sostituirsi al pilota se percepisce un pericolo e non sente manovre correttive. La nuova frontiera della sicurezza al volante potrebbe nascondersi in un sensore di un centimetro quadrato inserito all’interno della gomma. Una pozione magica di algoritmi e chilometri di report, così le Cyber Tyre leggeranno la strada, interpretando le variazioni dell’attrito, trasmetteranno alla centralina di bordo in tempo reale via wi-fi le diverse condizioni.
Ci hanno lavorato a lungo i tecnici Pirelli, insieme ai ragazzi del dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano: il risultato è l’ultima avanguardia dei sistemi di Advance Driver Assistance Control, alla base delle auto del futuro, quelle che magari si guideranno da sole. E più meccanica ed elettronica aumenteranno la loro convergenza, più lo pneumatico potrà diventare il protagonista della sicurezza, l’unica interfaccia tra guidatore e la strada
Una gomma superprestazionale Pirelli P Zero, su una Lamborghini Veneno che corre sotto ai suoi piedi. Già si stima che nel 2020 il peso dell’elettronica sull’auto crescerà dal 20 al 60 per cento.
Il Cyber Tyre si pone l’obiettivo di anticipare il pericolo. Legge il carico verticale sulla gomma, le forze longitudinali e laterali, il margine di velocità prima dell’acquaplano, il grado di aderenza all’asfalto in condizioni normali e prima dello slittamento, ponderando temperature, pressione, usura e numero di giri. «La misurazione del grip è un tema che ci portiamo dietro da anni: non essendo un’azienda di elettronica ci siamo avvicinati al tema con prudenza, ma la ricerche svolte con il Politecnico ci hanno proiettato verso un’innovazione molto avanzata», spiega Maurizio Boiocchi, General manager technology Pirelli.
La palla ora passa alle case automobilistiche. Un sistema quello delle Cyber che lo sviluppo porterà anche sulle moto e che, da quest’anno, è già stato adottato sulle flotte dei mezzi pesanti per il trasporto commerciale, in Germania e in Sud America. In attesa che parta il dialogo tra il pilota e il suo pneumatico, i dati parlano di un buon modo per ottimizzare i costi di gestione del veicolo.