Per i test i vaccini non sono tossici Verso lo sblocco di 500 mila dosi
I primi risultati. Lorenzin: tiro un sospiro di sollievo. L’ipotesi di prove su animali
Riuscirà il vaccino antinfluenzale a recuperare una buona immagine? Non sarebbe stato meglio evitare di spaventare la gente e gestire meglio l’allarme all’origine?
Domande legittime ora che la vicenda è stata chiarita. Si scopre che il farmaco sotto accusa, il Fluad di Novartis, è sterile e puro, «conforme l’aspetto e il contenuto in antigene». E che, dunque, non può aver causato tutte quelle morti, ventuno secondo le segnalazioni raccolte fino a ieri dal servizio di farmacovigilanza, la maggior parte delle quali frutto della psicosi che si è innescata dopo la prima comunicazione, giovedì scorso.
Le analisi che sono state eseguite di gran carriera dal centro di ricerca e valutazione immunobiochimico dell’Istituto superiore di sanità (Iss) diretto da Carlo Pini hanno dato esito completamente negativo. Tutto a posto, nelle fiale prese a campione dai lotti sotto accusa non sono stati trovati germi o anomalie strutturali.
I dati definitivi arriveranno tra un paio di settimane. Per estremo scrupolo, sembra siano in programma anche test su animali da sperimentazione, per togliersi ogni dubbio. «Tiriamo un sospiro di sollievo, da quanto è emerso dalle analisi sui due lotti bloccati non ci sono elementi che ne impedirebbero il commercio», ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ieri a Bruxelles anche per parlare di questa storia, unica in Europa. In Austria, Spagna e Germania, dove lo stesso prodotto è distribuito, non ci sono stati incidenti di percorso.
L’azienda produttrice non ha ricevuto comunicazioni ufficiali ma a questo punto sembra scontato il rientro delle 500 mila dosi fermate, in attesa presso servizi Asl e medici di famiglia.
Contrordine, allora. Si può riprendere a proteggersi dai virus dell’influenza, atto di prevenzione Il Centro di ricerca e valutazione immunobiochimica dell’Iss ha effettuato test di tossicità su campioni casuali dei lotti sospetti di vaccino Fluad. I componenti sono stati analizzati alla ricerca di anomalie (endotossine). Tutto è risultato in regola importantissimo per gli anziani, i più fragili. E infatti le segnalazioni di morti riguardano persone tra 80 e 93 anni, con malattie croniche. Luca Pani, il capo di Aifa, l’Agenzia nazionale del farmaco, aggiunge: «In alcuni casi il decesso è avvenuto a 24-30 ore dall’iniezione per infarto, evento che non può dipendere dal vaccino».
Walter Ricciardi, commissario dell’Iss, non aveva mai dubitato della sicurezza dei vaccini: «Bisogna immunizzarsi. L’influenza è alle porte. Si fa ancora in tempo». Le associazioni dei medici di famiglia (Fimmg e Simg) e dei pediatri (Fimp)sono piuttosto seccate: «Molte richieste di informazione da parte dei nostri pazienti, ma niente panico. Ora speriamo di riprendere a vaccinare».
I virus dell’influenza, tre ceppi molto simili a quelli dello scorso inverno, non sono ancora stati isolati. La stagione epidemica deve ancora cominciare. L’Italia è uno dei Paesi più pigri in questo campo.
Il ministero della Salute nella circolare del 2014-15 si prefiggeva l’obiettivo di raggiungere il 75% degli anziani sopra i 65 anni, livello minimo visto che l’ideale sarebbe 95%. Sarà tanto se si arriverà a proteggerne la metà.
L’allarme vaccini lascia sul campo l’apertura di inchieste sui morti da parte di sei Procure e la polemica fra Lorenzin e Regioni circa il ritardo con cui alcune segnalazioni sono arrivate dalle Asl agli uffici centrali. Il ministro ridimensiona: «Nelle mie parole c’era solo la volontà di colmare le falle e collaborare meglio».