I troppi rischi della diffidenza che ci spinge a non proteggerci
Se invece emergesse, al contrario, come sembra ipotizzabile alla luce dell’esito degli esami tossicologici, che ci siano stati errori di valutazione nello stabilire la correlazione fra vaccino antinfluenzale e decessi, diventerebbe opportuna una discussione sul sistema di farmacovigilanza (quello che è chiamato a «vegliare» sui potenziali effetti nocivi dei farmaci una volta immessi
I mali sconfitti Se malattie terribili come il vaiolo non sono più tra noi lo dobbiamo ai vaccini
sul mercato, e quindi anche dei vaccini). L’ossatura di questo sistema si regge su un gran numero di singoli medici e, in generale, ha dato prove di efficienza e attendibilità. Se l’assoluzione dei vaccini sarà confermata, il caso in questione potrebbe però suggerire un’analisi dell’adeguatezza al ruolo almeno di alcuni fra i suoi attori. Il secondo spunto di riflessione riguarda invece tutti noi e interpella la nostra razionalità e il nostro senso di responsabilità civile. È ovvio, umano e del tutto comprensibile che dopo notizie come quelle dei giorni scorsi si possa essere restii a vaccinarsi contro l’influenza quest’anno. Ma ormai molti studi indicano che questa prassi riduce in modo significativo la mortalità fra i soggetti più deboli (gli anziani, i cardiopatici, i malati cronici eccetera). Quindi, se sarà confermata l’assenza di qualsiasi relazione di causaeffetto fra i decessi segnalati e il vaccino antinfluenzale, bisognerà fare appello alla nostra razionalità e farla prevalere sull’emotività. Invocazione che va formulata, ancora di più, ancora una volta, soprattutto per le vaccinazioni, in generale, dei bambini. Il rischio maggiore della diffidenza verso i vaccini è sempre lì. Non ci si può stancare di ripeterlo: se malattie terribili come la poliomielite, la difterite o il vaiolo non circolano più fra noi, lo dobbiamo alla costante copertura vaccinale di massa protratta nel tempo. Non vaccinarsi e non vaccinare mette a rischio se stessi e gli altri. Si può discutere all’infinito su isolati casi dubbi, sfortunati, anche tragici. Ma il portato complessivo delle vaccinazioni per la salute generale è un beneficio indiscutibile.