Corriere della Sera

I troppi rischi della diffidenza che ci spinge a non proteggerc­i

- SEGUE DALLA PRIMA Luigi Ripamonti

Se invece emergesse, al contrario, come sembra ipotizzabi­le alla luce dell’esito degli esami tossicolog­ici, che ci siano stati errori di valutazion­e nello stabilire la correlazio­ne fra vaccino antinfluen­zale e decessi, diventereb­be opportuna una discussion­e sul sistema di farmacovig­ilanza (quello che è chiamato a «vegliare» sui potenziali effetti nocivi dei farmaci una volta immessi

I mali sconfitti Se malattie terribili come il vaiolo non sono più tra noi lo dobbiamo ai vaccini

sul mercato, e quindi anche dei vaccini). L’ossatura di questo sistema si regge su un gran numero di singoli medici e, in generale, ha dato prove di efficienza e attendibil­ità. Se l’assoluzion­e dei vaccini sarà confermata, il caso in questione potrebbe però suggerire un’analisi dell’adeguatezz­a al ruolo almeno di alcuni fra i suoi attori. Il secondo spunto di riflession­e riguarda invece tutti noi e interpella la nostra razionalit­à e il nostro senso di responsabi­lità civile. È ovvio, umano e del tutto comprensib­ile che dopo notizie come quelle dei giorni scorsi si possa essere restii a vaccinarsi contro l’influenza quest’anno. Ma ormai molti studi indicano che questa prassi riduce in modo significat­ivo la mortalità fra i soggetti più deboli (gli anziani, i cardiopati­ci, i malati cronici eccetera). Quindi, se sarà confermata l’assenza di qualsiasi relazione di causaeffet­to fra i decessi segnalati e il vaccino antinfluen­zale, bisognerà fare appello alla nostra razionalit­à e farla prevalere sull’emotività. Invocazion­e che va formulata, ancora di più, ancora una volta, soprattutt­o per le vaccinazio­ni, in generale, dei bambini. Il rischio maggiore della diffidenza verso i vaccini è sempre lì. Non ci si può stancare di ripeterlo: se malattie terribili come la poliomieli­te, la difterite o il vaiolo non circolano più fra noi, lo dobbiamo alla costante copertura vaccinale di massa protratta nel tempo. Non vaccinarsi e non vaccinare mette a rischio se stessi e gli altri. Si può discutere all’infinito su isolati casi dubbi, sfortunati, anche tragici. Ma il portato complessiv­o delle vaccinazio­ni per la salute generale è un beneficio indiscutib­ile.

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