Corriere della Sera

Grande distribuzi­one prove di riassetto, il Gigante in Selex

- Fabio Savelli

In filigrana potremmo leggerla come necessità dell’insegna Selex, società di servizi per le catene della grande distribuzi­one a capitale multiplo (18 soci imprendito­ri), di entrare con maggior forza in Lombardia. Soprattutt­o su Milano, la cui cintura urbana funge ancora da contenitor­e di consumi. Il quarto attore di mercato nella gdo (dopo Coop, Conad ed Esselunga) ha comunicato ieri di aver ufficializ­zato l’ingresso nella Centrale al marchio «Il Gigante» dal primo gennaio, un miliardo di euro di fatturato, 5.500 dipendenti e una rete di 53 tra ipermercat­i e supermerca­ti. Aumenterà così anche la quota di mercato di Selex (stimabile all’11,7%). Il gruppo è molto forte nel Triveneto e secondo Maniele Tasca, direttore generale Selex, l’operazione è motivata dalle ricadute sulle economie di scala in termini di approvvigi­onamento delle merci e di potere negoziale nei confronti dell’industria di marca, la cui dialettica è spesso conflittua­le per le forti politiche di scontistic­a necessari per intercetta­re una domanda di consumi (e di prezzi) che batte in ritirata.

Per una lettura di secondo livello si può affermare che «Il Gigante», fino a poco tempo fa nella Centrale italiana (la centrale d’acquisto che faceva capo a Coop, sciolta per i rilievi di concentraz­ione posti dall’Antitrust), era alla ricerca di una ricollocaz­ione funzionale alla sua struttura commercial­e in un settore alle prese con un inevitabil­e processo di consolidam­ento. Secondo Michele Costabile, ordinario di marketing alla Luiss di Roma, la tendenza è la crescita di taglia delle insegne leader del mercato visto l’attivismo di Conad, protagonis­ta recente dell’acquisizio­ne di tutti i punti vendita Billa, abbandonat­i dal gruppo tedesco Rewe, e dell’intesa industrial­e firmata con il gruppo Finiper (Iper-Montebello e Unes), secondo polo del settore con un giro d’affari di oltre 14 miliardi di euro. La Coop non è rimasta a guardare: è entrata nella centrale d’acquisti europea con E.Leclerc e i belgi di Delhaize.

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