E su Firenze il caso è chiuso
Sergio Marchionne aveva ragione: la frase su Firenze «povera, piccola città non fu mai pronunciata e poté essergli attribuita — confermano Agi e Agence Europe, che con Fca hanno definitivamente chiarito la controversia — solo per la concitazione e una serie di malintesi non voluti da alcuno». sui segmenti premium cominceranno a dispiegare quasi appieno i loro effetti. Per dirla con Fitch, di solito avara di aggettivi: in un contesto europeo di ripresa, sì, ma ancora debole e che certo non riporterà l’auto ai livelli pre crisi se non fra molto, moltissimo tempo, «l’acquisto di Chrysler da parte di Fiat ha permesso a Fca di realizzare una forte presa sul vasto e redditizio mercato americano». Non solo. Gli Usa, da soli, non basterebbero a garantire tranquillità e un solido sviluppo. Fitch sottolinea non a caso l’altro plus portato in dote dal matrimonio Torino-Detroit: «Prospettive di crescita robusta in Asia e altri Paesi emergenti, in particolare con il marchio Jeep, i cui prodotti sono perfetti per questi mercati».
Si vedrà. L’Asia — e l’Alfa, oltre a Jeep — è la grande scommessa industriale della Fca versione premium. Anche l’Europa, però, potrà dare un contributo e annullare presto il « rosso » che appesantisce i conti di quasi tutti i costruttori. L’Europa, e l’Italia. Ieri era giorno di bilancio mensile. E si conferma il trend che dovrebbe
L’indebitamento Secondo l’agenzia di rating il debito di Fca dall’anno prossimo comincerà a scendere
portare a un aumento delle vendite sul 4%: pur se novembre rallenta su ottobre, il mercato italiano chiude con un +4,95% (che diventa 4,3% sugli 11 mesi). Fca, in affanno a inizio 2014 (la crescita da gennaio è dello 0,7%), torna a far meglio della media: immatricolazioni +5,9%, quota in ripresa al 27,3%, titolo premiato da una Borsa al ribasso con un +1,7%.
Restano però sempre gli Usa — i cui dati sono in arrivo — il motore del bilancio Fiat Chrysler. E la «base» dell’ennesimo riconoscimento ricevuto da
I numeri di novembre Fca meglio della media: immatricolazioni a +5,9%, quota di mercato al 27,3%
Marchionne: «Non occorre andare lontano — scrive Automotive News — per trovare il manager dell’anno 2014».
È il numero uno di Fca che «continua a macinare miracoli» e, se il suo «lavoro non è finito», non è del tutto «uomo solo al comando»: ha messo insieme una buona squadra, che piazza cinque uominichiave — Reid Bigland, Olivier François, Bob Lee, Martin Kinsella e Mike Manley — tra le «All Star» per la rivista Usa.
La vicenda
Il report dell’agenzia di rating Fitch ieri ha promosso l’operazione di «acquisto di Chrysler da parte di Fiat, che ha permesso a Fca di realizzare una forte presa sul vasto e redditizio mercato americano»
Fitch sottolinea l’altro in dote dal matrimonio Torino-Detroit: «Prospettive di crescita robusta in Asia e altri Paesi emergenti con il marchio Jeep, i cui prodotti sono perfetti per questi mercati»