Il modello estone: al Fisco il 96% di dichiarazioni online
Per misurare la distanza che, sulle nuove tecnologie, ci separa dal resto d’Europa, basta leggere in filigrana le parole di Andrus Ansip, il vicepresidente della Commissione europea in visita ieri a Roma nella sua veste di responsabile per il mercato digitale. «Il vostro è un piano ambizioso» dice riferendosi all’agenda digitale italiana. «Ed è tempo che l’Italia si doti di un progetto che può modernizzare il Paese e creare occupazione. L’unica cosa che vi posso dire è good luck, buona fortuna». Il guaio è che, prima di arrivare a Bruxelles, Ansip è stato per dieci anni presidente dell’Estonia, il Paese più tecnologico che c’è. Un confronto impietoso con l’Italia, agli ultimi posti in Europa per la diffusione della banda larga. Noi aspettiamo come un miracolo la dichiarazione dei redditi precompilata, in formato cartaceo? In Estonia la dichiarazione non solo è precompilata ma il 96% delle persone la presenta direttamente online, tempo della pratica 5 minuti netti. L’80% delle operazioni bancarie avviene su Internet, sulla Rete votano pure ormai da 10 anni e del resto è qui che hanno inventato Skype, il software per le videochiamate gratis. Proprio per questo la Commissione europea ha scelto un estone per il mercato unico digitale. Pochi giorni fa il consiglio ha però rinviato ancora una volta la fine del roaming, la tassa sulle chiamate e il trasferimento dati all’estero. Lo stesso Ansip dice che è un costo «sproporzionato e non giustificato». Ma Bruxelles non è Tallin, purtroppo.
@lorenzosalvia