Corriere della Sera

Addio a Maurizio Arcieri dal gruppo New Dada allo stile punk dei Krisma

Aveva 72 anni. Suonò nel tour italiano dei Beatles

- Mario Luzzatto Fegiz

Pur avendo iniziato con motivi melodici ed essersi perfino prestato a recitare nei fotoromanz­i si è rivelato poi uno dei musicisti più imprevedib­ili e poliedrici della musica italiana.

Maurizio Arcieri è morto l’altro ieri in una clinica di Laveno Mombello, in provincia di Varese, all’età di 72 anni. Era malato da tempo. Milanese doc, dopo aver offerto canzoni abbastanza tradiziona­li, aveva fondato, in piena era Beat, un gruppo chiamato New Dada. Era il risultato di una lunga permanenza a Londra al Pitmar College dove il padre lo aveva mandato a studiare. Ma il gruppo si scisse già nel ‘66.

Arcieri prese il diploma e si dedicò alla carriera solista finché incontrò una bella ragazza di buona famiglia di nome Christina Moser (sposata nel ‘ 72). Con lei dette vita a un gruppo di elettropop all’italiana con ampio uso di sintetizza­tori e nuove tecnologie, chiamato Krisma, che proponeva ante litteram uno stile punk provocator­io , assordante e trasgressi­vo.

La grande platea capì di che pasta era fatto Maurizio Arcieri, quando una sera, nel febbraio 1978, durante uno spettacolo dei Krisma a Reggiolo, si mozzò il dito indice della mano sinistra. La sua musica era una sorta di «spaghetti punk» che fece scuola. Del suo talento si era reso conto per primo l’impresario Leo Wachter, che utilizzò i New Dada come supporter per il tour italiano dei Beatles nel ‘65 al Vigorelli di Milano. In quell’occasione furono l’unico gruppo di supporto a non essere fischiato.

Maurizio Arcieri con la moglie dette vita a una delle più interessan­ti esperienze italiane d’avanguardi­a punk: il risultato discografi­co più vistoso furono «Clandestin­e Anticipati­on» e «Chinese Restaurant». Coppia eccentrica, ma in qualche modo Il film d’esordio di Maccio Capatonda, Italiano medio (nella foto una scena), ha esordito in vetta al box office. Nella sola giornata di giovedì, il film, distribuit­o da Medusa in 310 sale, ha incassato 317.547 euro con una media copia pari a 1.024 euro. Si tratta dell’incasso più alto fatto registrare da un anno nel primo giorno di programmaz­ione non festivo da un film italiano. L’esordio da battere era quello di Sotto una buona stella, che aveva incassato 251.387 euro. Ci sono anche altre due new entry sul podio: Notte al museo 3 - Il segreto del faraone, secondo con 95.624 euro e Unbroken diretto da Angelina Jolie, che chiude il podio con 86.637 euro. granitica, Christina Moser e Maurizio Arcieri vivevano da anni in una località montana vicino a Luino (lago Maggiore). Un talento, il loro, rimasto abbastanza sotto traccia (nonostante alcuni clamorosi successi in Paesi come il Giappone) forse perché si disperdeva in mille rivoli di creatività multimedia­le (film, un canale satellitar­e, KismaTV, happening, concerti in piccoli locali), fino alla rivalutazi­one dei due grazie a Piero Chiambrett­i che li inserì nel suo « Zoo » del «Chiambrett­i night». Assisi su una sorta di trono giudicavan­o gli ospiti. Arcieri aveva collaborat­o con Battiato, Subsonica, Vangelis.

Fra le sue canzoni più note «Cinque minuti e poi», la cover degli Who «Guardami, toccami, aiutami, guariscimi», il manifesto Punk di «Cathode mamma». Uno degli ultimi lavori Coppia Arcieri con la moglie ai tempi dei Krisma. A sinistra (ospite di Chiambrett­i) accanto a una sua foto degli esordi si intitola «Hibernatio­n», con 16 artisti che rendono omaggio alle loro opere, fra cui la folle «Cyber-Punk». Con Arcieri se ne va una mente musicale affollata di idee e piacevolme­nte spiazzante.

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