Proposta di Manconi
Caro Romano, la via dell’arbitrato internazionale è, evidentemente, l’unica ormai praticabile per risolvere la vicenda dei due fucilieri italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. E, tuttavia, c’è un’ipotesi alternativa così pazzamente inaudita rispetto a tutti i canoni diplomatici da risultare, forse, dotata di una sua plausibilità. Questa la proposta. I fatti imputati, sia nell’ordinamento penale italiano che in quello indiano, possono essere rubricati, assai motivatamente, come omicidio colposo: dal momento che è accertata l’assenza di intenzionalità nell’azione che ha determinato la morte dei due pescatori. Non a caso la prima imputazione sollevata dalla Corte del Kerala era esattamente quella. E, nell’ordinamento penale indiano come nello ordinamento italiano, quell’imputazione di omicidio colposo consentirebbe ai due fucilieri già oggi di riavere la propria libertà, in virtù della scadenza dei termini previsti per la custodia cautelare per quel tipo di reato. Mi rendo perfettamente conto di come tutto ciò possa apparire puerile o fantasioso, ma la storia giuridico-diplomatica, lei mi insegna, non è avara di simili colpi di teatro.
Occorrerà confrontare le pene previste per l’omicidio colposo dai codici dei due Paesi e verificare se la giustizia indiana sia disposta a farsi da parte per favorire un accordo extra-giudiziale. Ma la proposta non è né puerile né fantasiosa, e avrebbe il merito di corrispondere probabilmente alla realtà dei fatti. Il governo italiano, tuttavia, dovrebbe rinunciare alla presunzione d’innocenza, Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it www.corriere.it sromano@rcs.it Risposte alle 19 di ieri
La domanda di oggi
Tra dieci anni l’età media dei prof sarà scesa di 3-4 anni. Questo migliorerà la qualità dell’insegnamento?
Aumenti degli stipendi
L’Istat lancia l’allarme perché gli stipendi nel 2014 sono aumentati solo dell’1,3%. Meno male che poi precisa