Grinta e simpatia: Alessandro Cattelan centra il bersaglio
Alessandro Cattelan (accento sulla «a», per favore, come ci ricorda sempre Gian Antonio Stella) è proprio bravo. Già a «X Factor» aveva dimostrato tutta la sua professionalità, tenendo la barra ritta di una barca che, causa giuria, rischiava di sbandare non poco. Gran merito del successo è stato suo.
Adesso ci riprova con un late show con il nome in ditta, «E poi c’è Cattelan», ennesimo tentativo di importare una formula che ha molto successo negli Stati Uniti ma che non appartiene ai nostri rituali televisivi (Sky Uno, giovedì, 23.20). Quante volte qualcuno si è proposto come il Letterman italiano, franando nel ridicolo (il solo tentativo che avrebbe
Vincitori e vinti
SERVIZIO PUBBLICO Michele Santoro Talk quirinalizi, vince Santoro (con Ferrara e Lerner): per La7 1.494.000 spettatori, 6,3% di share VIRUS Nicola Porro Talk quirinalizi, Porro superato da Santoro: su Rai2 ci sono 791.000 spettatori, 3,2% di share potuto indicare la strada è stato quello di Panfilo Maria Lippi, alias Daniele Luttazzi, quando apriva i suoi interventi con una frase tombale: «Questa edizione del telegiornale andrà in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali»). Poi più niente, solo pallide imitazioni.
Cattelan è proprio bravo: ha energia, prontezza, simpatia e una regia alle spalle che lo introduce felicemente nel moderno. Non basta una scrivania e la tazza di caffè a fare il late show; non basta il monologo iniziale intriso di moralismo.
Cattelan ha evitato questi pericoli (il colloquio con Siri era un’idea niente male). Forse ha ecceduto in complicità con Cesare Cremonini, suo primo ospite. Ma sono molto amici, fin dai tempi dei Lunapop («Vespe truccate, anni 60, girano in centro sfiorando i 90…»). Più interessante l’incontro con la webstar Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, che si è presentato per promuovere il suo primo film da regista, Italiano Medio, appena uscito nelle sale. Capatonda era accompagnato dal suo collega Herbert Ballerina e si sono esibiti in una parodia di House of Cards.
I late show vivono molto sugli autori. Speriamo che Cattelan ne abbia di bravi, capaci di offrirgli contenuti di sostanza senza snaturare la sua istintualità.