Corriere della Sera

La spintarell­a per cambiare davvero

Dimagrire o fare sport: le app che insegnano la filosofia (vincente) dei «piccoli passi»

- Giacomo Fasola Francesca Gambarini

Il budget di calorie Lose it dà un budget giornalier­o di calorie da gestire ponendosi obiettivi raggiungib­ili

Gli sms del trainer Coach Alba è un trainer che manda sms nei momenti cruciali, quando si rischia di mandare all’aria la dieta

N el 2013 Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, decise che nei nuovi palazzi le scale dovevano essere belle e ben visibili: «Rendiamole una cosa fantastica,le persone non devono vederle come un’imposizion­e, ma come una scelta a portata di mano, che produce effetti benefici sulla salute e aiuta a vivere meglio», spiegò serio. Non era una fissazione da fitness addicted. Bloomberg aveva deciso di applicare quella che gli studiosi di psicologia ed economia chiamano Nudge theory: la filosofia della spinta gentile.

L’idea di base è che per promuovere un cambiament­o, individual­e o collettivo, sia più efficace una « spintarell­a » piuttosto che un manrovesci­o. Un consiglio piuttosto che un divieto o un’imposizion­e. A elaborarla è stato, nel 2008, l’economista americano Richard Thaler, che poi è diventato consulente di Barack Obama. In seguito anche i governi britannico e tedesco hanno arruolato degli psico-trainer e creato delle commission­i ad hoc.

L’esempio più famoso ed efficace per capire la Nudge theory è la mosca disegnata prima sugli orinatoi dell’aeroporto di Amsterdam e poi un po’ dappertutt­o nel mondo: dimostra come un obiettivo piccolo ma preciso ci inviti a fare del nostro meglio per raggiunger­lo (e così, persino i viaggiator­i riescono a prendere la mira e a tenere le toilette più pulite).

In attesa di coglierne gli effetti su larga scala, la filosofia della spintarell­a ha già sbancato nel campo del benessere. Con un’ampia offerta di app a disposizio­ne di chi, per perdere qualche chilo o mangiare meglio, ha bisogno di una mano. Alcune costano qualche euro o richiedono un abbonament­o, ma di certo vi faranno risparmiar­e rispetto al personal trainer.

Tra le proposte per la dieta c’è Lose it: nessun regime a pane e acqua ma un budget giornalier­o di calorie da gestire ponendosi obiettivi raggiungib­ili. Funziona in maniera simile Calorie Counter & Diet Tracker, un database che analizza l’apporto nutritivo di oltre cinque milioni di alimenti per far venire voglia di cibi più sani. Sfrutta i principi delle Nudge theory anche Noom Weight: invece che dimagrire tutto d’un colpo, la grande ambizione di chi è sovrappeso, si imparano poche ma buone abitudini per perdere chili gradualmen­te. Per chi ha bisogno di una spinta un po’ più energica c’è una delle app più famose del settore, Coach Alba, un trainer virtuale che interagisc­e tramite sms. Costa 30 dollari all’anno e promette di aiutare a superare, con semplici ma persuasivi messaggini, quei momenti cruciali in cui si rischia di mandare all’aria la dieta per stress, stanchezza o golosità. E poi c’è l’approccio «olistico» di FitBit, che promuove un concetto più ampio di benessere: non solo sport o dieta, ma anche qualità del sonno.

Per l’esercizio fisico vale lo stesso principio: un passo alla volta, senza esagerare. «Molte persone, quando si accorgono di essere sovrappeso, vanno a correre al parco o in palestra a sudare» spiega Antonio Mander, medico specializz­ato in chirurgia vascolare e terapie riabilitat­ive e fondatore dell’associazio­ne Salute in Movimento. «Meglio procedere per gradi, magari cominciand­o con la camminata veloce o il nordic walking, e usare buon senso: non si recupera in un giorno l’esercizio che non si è fatto in un anno, o in una vita. Altrimenti lo sport diventa controprod­ucente».

Per risvegliar­si dal torpore dell’inverno si può puntare su Fitocracy, il cui obiettivo non è scolpire i muscoli ma motivare a muoversi: chi lo fa guadagna punti e scopre nuovi traguardi, come in un videogame. L’applicazio­ne 7 Minute Workout richiede un impegno giornalier­o di appena sette minuti, sei esercizi da trenta secondi l’uno. Vi sembra poco? Sappiate che si basa su uno studio pubblicato sull’American College of Sports Medicine’s Health & Fitness Journal.

Coloro che abbraccian­o la filosofia dell’Oms, 10 mila passi al giorno come garanzia di salute, possono scaricare un contapassi 2.0 tipo Runtastic Pedometer e Moves. Noom Walk e Steps Mania ci aggiungono una buona dose di motivazion­i: puoi condivider­e le tue prestazion­i con gli amici e darti un cinque virtuale con loro. E poi c’è Stepjockey, la preferita di Bloomberg: localizzi le scale, valuti la «difficoltà» e calcoli quante calorie consumi rinunciand­o all’ascensore.

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