Corriere della Sera

Quelle irresistib­ili bustine di semi Come scegliere e non restare delusi

- di Carlo Contesso carloconte­sso@yahoo.com

A himè, ci siamo. Arrivano i cataloghi di semi, online ci sono offerte, si pavoneggia­no nuove varietà e già appare la cruda scritta sold out su altre… poco importa che senza il sold out non le avrei guardate due volte: ora che non sono più disponibil­i non riesco a immaginare come farne senza. Indipenden­temente dal fatto che le bustine di semi siano per alcuni un’ossessione e da altri denigrate perché «tanto a me non cresce nulla», hanno qualcosa da offrire a tutti. I vantaggi sono molteplici, ma prima due moniti. Rimaniamo realisti: semi che germinano a temperatur­e bassissime se siamo a Ragusa, o che necessitan­o di 30˚C, con lunghissim­i tempi di germinazio­ne, forse sarà meglio lasciarli ai profession­isti. Non importa quanto bella e introvabil­e sia la pianta che ne dovrebbe spuntare, quasi mai lo farà; per fortuna cataloghi seri non lesinano queste informazio­ni, leggiamole. E non lasciamoci prendere troppo la mano: per far germinare tutti quei semi ci vuole spazio, ne abbiamo? Meglio limitarsi a pochi ma buoni, gli altri li prenderemo l’anno prossimo. Detto questo, le bustine ci permettono di coltivare varietà quasi introvabil­i vicino a casa e, non mi stancherò mai di ripeterlo, la soddisfazi­one che dà il veder spuntare qualcosa, crescere, fiorire e magari produrre qualche frutto e sapere che tutto questo lo abbiamo fatto noi partendo da un solo seme, è vera gioia. Se alle prime armi scegliamo le varietà indicate per principian­ti, come basilico, fragole o l’Erigeron mucronatus

‘Profusion’, l’anno prossimo proveremo qualcosa di più complicato e, on-line, diamo un’occhiata ai siti in inglese.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy