Corriere della Sera

UN’AGRICOLTUR­A SOSTENIBIL­E PER

NUTRIRE IL PIANETA

- Di Matteo Giannattas­io

Caro direttore, nel suo videomessa­ggio ai partecipan­ti a « Le idee di Expo 2015 » ( Corriere della Sera, 3 febbraio) papa Francesco ha detto che «ci sono pochi temi sui quali si sfoderano tanti sofismi come quello della fame; e pochi argomenti tanto suscettibi­li di essere manipolati dai dati, dalle statistich­e…». Sono parole che denunciano una consuetudi­ne che dura da tempo e che non riguarda solo la fame nel mondo ma anche altri temi legati al cibo, come la produttivi­tà agricola e la sostenibil­ità dei metodi di coltivazio­ne.

Dobbiamo oggi produrre più cibo? Coloro che hanno interesse a che si consumino sempre più concimi e pesticidi di sintesi, o che si faccia ricorso a piante geneticame­nte modificate, dicono di sì perché ci sono ancora 800 milioni di persone che soffrono la fame. È un sofisma vero e proprio perché i dati della Fao (Food and agricultur­e organizati­on) dicono che oggi si produce una quantità di cibo che sarebbe sufficient­e a nutrire tutti gli abitanti di questo pianeta, se non ci fosse quel deprecabil­e 30 per cento di spreco e se i Paesi ricchi avessero comportame­nti più solidali nei riguardi di quelli poveri.

Dobbiamo produrre di più in futuro per una popolazion­e che aumenta? Le previsioni sono che nel 2050 ci saranno da nutrire circa 9 miliardi di persone, cioè il 30 per cento in più della popolazion­e attuale. I dati elaborati recentemen­te da esperti ci dicono che, per quell’epoca, la domanda globale di cibo potrebbe raddoppiar­e

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