Corriere della Sera

La fiducia sul decreto Ilva e l’intesa con i fornitori

- di Antonella Baccaro

L’Aula del Senato oggi voterà la fiducia sul decreto Ilva: la 34 esima del governo Renzi. Tra le misure del decreto, la sospension­e, per le imprese di autotraspo­rto e per le piccole imprese, del versamento dei tributi erariali che scadono nel periodo compreso tra l’entrata in vigore della legge e il 15 settembre. Misure con le quali si è cercato di arginare la protesta in corso a Taranto e negli altri siti Ilva da un mese. Ieri i sindacati di settore hanno incontrato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che ha fatto loro due altre proposte: verranno liquidati totalmente i crediti maturati dalle imprese autotraspo­rtatrici dopo il 21 gennaio, cioè dopo l’ammissione dell’Ilva in amministra­zione straordina­ria, con un’anticipazi­one a breve dell’80-90% del dovuto. Per i crediti maturati prima del 21 gennaio, questi, come previsto dal decreto, saranno considerat­i prededucib­ili, cioè avranno una garanzia superiore ai crediti chirografa­ri. Chiusa ieri a Taranto anche la nuova intesa tra azienda e sindacati sui contratti di solidariet­à che scatterà dal 2 marzo prossimo. Si tratta del fermo degli impianti necessario per adeguare gli altiforni alle prescrizio­ni dell’Autorizzaz­ione integrata ambientale. L’obiettivo dell’azienda è procedere al più presto alla loro riapertura.

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