La fiducia sul decreto Ilva e l’intesa con i fornitori
L’Aula del Senato oggi voterà la fiducia sul decreto Ilva: la 34 esima del governo Renzi. Tra le misure del decreto, la sospensione, per le imprese di autotrasporto e per le piccole imprese, del versamento dei tributi erariali che scadono nel periodo compreso tra l’entrata in vigore della legge e il 15 settembre. Misure con le quali si è cercato di arginare la protesta in corso a Taranto e negli altri siti Ilva da un mese. Ieri i sindacati di settore hanno incontrato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che ha fatto loro due altre proposte: verranno liquidati totalmente i crediti maturati dalle imprese autotrasportatrici dopo il 21 gennaio, cioè dopo l’ammissione dell’Ilva in amministrazione straordinaria, con un’anticipazione a breve dell’80-90% del dovuto. Per i crediti maturati prima del 21 gennaio, questi, come previsto dal decreto, saranno considerati prededucibili, cioè avranno una garanzia superiore ai crediti chirografari. Chiusa ieri a Taranto anche la nuova intesa tra azienda e sindacati sui contratti di solidarietà che scatterà dal 2 marzo prossimo. Si tratta del fermo degli impianti necessario per adeguare gli altiforni alle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale. L’obiettivo dell’azienda è procedere al più presto alla loro riapertura.