Il nuovo programma debutta domani su Canale 5
Dopo « la ruota della fortuna impazzita » che, per sua definizione, era il suo ultimo programma, Piero Chiambretti torna con una nuova trasmissione, al via domani, in seconda serata, su Canale 5, Grand Hotel Chiambretti. Lo definisce «un’evoluzione di Chiambretti Supermarket che era un esperimento. Questo sarà un programma: c’è differenza». Cosa ci si deve aspettare? «Sarà un programma molto semplice. Anzi, molto vecchio, vecchissimo. Sarà un talk show. L’obiettivo è accendere la seconda serata di Canale 5 che, al di là di Matrix, è ancora orfana di Costanzo. Con la fine del Costanzo Show, la seconda serata ha perso un appuntamento importante. Non potremo bissare quel successo, ma spero di fare da apripista».
E come sarà strutturato il programma?
«Il pubblico c’è — e Sanremo lo dimostra — ma non si vede, quindi bisogna catturarlo. Per farlo ho unito due concetti: gli alberghi, intesi come luoghi di gente che va e gente che viene, che è poi il sottotitolo dello show, e il cinema, di cui questo contenitore vuole essere un timido omaggio».
Ad un albergo si ispira anche la scenografia...
«Perché sono chiese laiche in cui si incontra di tutto, un luogo non luogo, come la tv. È l’effimero di cui la tv si nutre, specie a notte fonda. Che poi non sarà così fonda: abbiamo garanzie. Anche che dopo l’estate, torneremo a ottobre».
Insomma, Mediaset continua a darle fiducia...
«Mi sento privilegiato. Qui lavoro con una libertà che non avrei neanche in Rai. Non voglio nascondermi dietro a un dito su Supermarket: per come era immaginato non poteva avere la considerazione di un pubblico vasto. Ma è stato utile per questo progetto dove la parola chiave è: concretezza».