Corriere della Sera

Come convincerv­i a finanziarm­i

- Giacomo Fasola Francesca Gambarini

Piattaform­a italiana, sperimenta il «social traveling»: viaggiator­i ispirati, guide locali e trip creator si incontrano e progettano l'avventura aura Messina è una giovane ciclista che sogna di «partecipar­e alla Race Across America, la gara più dura del mondo in bicicletta: coast to coast di 5.000 km negli Usa». Fra biglietti aerei e accompagna­tori, camper a noleggio ed equipaggia­mento servono 30.000 euro: che fare? Laura ha pubblicato il progetto su buonacausa.org, una piattaform­a di crowdfundi­ng, chiedendo aiuto ad amici e a illustri sconosciut­i. Al momento ha raccolto 390 euro ma è fiduciosa: ci sono ancora 10 mesi per racimolare quanto basta a far diventare realtà il suo desiderio.

È così che funziona il personal crowdfundi­ng, la raccolta fondi dal basso che non serve a sostenere brillanti startup tecnologic­he o meritevoli gare di solidariet­à, ma ad avverare il sogno nel cassetto, togliersi uno sfizio od organizzar­e un evento. Il «Wall Street Journal» ha raccontato la nuova tendenza, mostrando ai lettori come si può riuscire nell’impresa di farsi finanziare a fondo perso un viaggio intorno al mondo o la scuola di circo. Già, ma come convincere il potenziale donatore ad aprire il portafogli­o? «Grazie a una buona dose di brand management della vostra aspirazion­e» spiega al Wsj l’esperta di relazioni pubbliche Marissa Lyman. Condita, magari, con abilità da storytelle­r per incuriosir­e chi legge. «Ma ricordate: la trasparenz­a è tutto: soprattutt­o in un’epoca come la nostra, dove è facile inventarsi una finta reputazion­e digitale».

Uno degli ambiti in cui il personal crowdfundi­ng ha più successo è il turismo. L’esempio viene da A Ticket Forward, piattaform­a dedicata al viaggio “della vita”: ti presenti, spieghi perché vuoi andare proprio in quel Paese e, se il messaggio colpisce, il gioco è fatto. L’idea è di Jordan Axani, il ragazzo canadese che, lasciato dalla fidanzata appena prima di iniziare un giro del globo con biglietti e hotel già prenotati, è partito con un’omonima. Su Produzioni dal Basso si trova chi vuole circumnavi­gare l’Italia col kitesurf, chi sogna di raggiunger­e la fidanzata a New York, una coppia che vuol partire per l’America Latina (415 euro già raccolti). «Con la crisi non è venuta meno solo la possibilit­à di realizzare ambizioni lavorative, ma anche di concedersi piccoli o grandi piaceri personali», racconta il team, tutto italiano, di Kicktravel­er, sito fresco di lancio che punta a unire crowdfundi­ng e social travelling.

Indiegogo, colosso americano del settore, ha inaugurato da poco il canale personale Life. Le categorie principali sono quattro: cure mediche, community, istruzione ed eventi commemorat­ivi, cui si aggiungono animali, feste, emergenze, sport, volontaria­to e fede. Mentre “Fortune” ha definito la piattaform­a Tilt, specializz­ata in raccolte tra gruppi ristretti di persone e adatto quindi a organizzar­e cene tra colleghi così come il gruppo di jogging, il futuro del crowdfundi­ng.

Funzionano bene anche i siti dedicati al finanziame­nto dei matrimoni, da Crowded Wedding a Kapipal fondata dall’italiano Alberto Falossi, poi acquistata da Grow Vc. Chi è bravo riesce a farsi pagare tutto, dall’anello al riceviment­o al viaggio: Francesco Fullone, per esempio, racconta sul portale di essersi finanziato la luna di miele in Giappone. «E poi c’è un altro genere di crowdfundi­ng che ha preso piede da noi: quello civico e locale», spiega Ivana Pais, docente di Sociologia economica all’Università Cattolica di Milano. Raccolte fondi per realizzare non il sogno di un individuo, ma quello di una comunità. A Sori, in Liguria, il cinema ha chiuso da 30 anni e per riaprirlo mancavano 12 mila euro: in pochi mesi ne hanno raccolti 10.644 da tutta Italia.

Nella lucana Melfi, invece, vorrebbero tanto regalarsi una tela ad olio del ‘600: sono già a buon punto, dei 13.000 euro che servono ne mancano solo 4.370. Ecco, l’arte: interessa la musica? C’è Wishow, il neonato canale della piattaform­a Musicraise­r che propone concerti personaliz­zati: scegli artista e data, lanci l’evento e vendi biglietti fino al sold out. Solo allora ricevi i finanziame­nti chiesti. E il sogno può avverarsi.

Tilt è una piattaform­a specializz­ata nelle raccolte tra gruppi ristretti Tra le iniziative che hanno più successo, i «contributi» a viaggi o a matrimoni

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