E per le torri arriva l’ipo a Piazza Affari
Telecom Italia scioglie l’ultima riserva sulla quotazione a Piazza Affari della Inwit, sigla di Infrastrutture Wireless Italia, la terza società delle torri di trasmissione che approderà al listino dopo EI Towers e Rai Way. Il cda di ieri ha infatti deliberato di procedere sulla strada dell’ipo messa in calendario per il mese di giugno. A guidare il collocamento di una quota del 30-40% posta in vendita dalla capogruppo sarà un consorzio bancario che include per ora Deutsche bank e Banca Imi ma andrà completato con la selezione di altri istituti. Lo studio legale d’Urso Gatti Bianchi assisterà la Inwit e White & Case il consorzio bancario. L’operazione Borsa per i siti di trasmissione del segnale mobile dovrebbe venire illustrata oggi dall’amministratore delegato Marco Patuano nell’ambito della presentazione a Londra del piano industriale alla comunità finanziaria.
Entro due mesi verrà perfezionato lo scorporo di 10.170 torri da conferire alla Inwit, assieme ai contratti di servizio, al personale e a una quota di debiti non ancora determinata. A guidare la matricola di Borsa sarà Oscar Cicchetti, manager di lungo corso del gruppo dove ha ricoperto nel tempo svariati ruoli. La valorizzazione delle antenne mobili in Italia segue la vendita annunciata in autunno delle 6.500 torri di Tim Brasil alla American Tower per un valore di 900 milioni. Telecom Italia potrebbe vedersi riconosciuto dal mercato un valore non distante da 1,5 miliardi per l’intera Inwit, considerando che il budget della società sarebbe disegnato sulla base di un margine lordo ben superiore a 100 milioni. Nei giorni scorsi Wind ha scelto la spagnola Abertis per negoziare in esclusiva la vendita delle sue torri sulla base di un multiplo di 15 volte il margine.
Telecom continuerà comunque a consolidare i conti della Inwit restando anche in futuro sopra il 51% e candidando la matricola di Borsa al ruolo di consolidatore nel settore degli apparati passivi di trasmissione.