Corriere della Sera

La Grecia non convince l’Eurogruppo Dovrà trattare ancora con l’ex troika

Accolte le richieste dell’Eurogruppo. Kamenos (Difesa): se Berlino ci abbandona, la inondiamo di immigrati

- DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

La Grecia non convince i ministri finanziari dell’Eurozona: «troppo tempo perso» nel negoziato sulle riforme. E quindi Atene dovrà riprendere il confronto per ottenere lo sblocco degli aiuti. Domani a Bruxelles nuovi incontri tecnici tra la Grecia e le tre istituzion­i rappresent­ative dei creditori, l’ex troika: Commission­e europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazio­nale. Il ministro delle Finanze di Atene, Varoufakis, ha annunciato tre nuove riforme, dopo le sette inviate venerdì con la sua lettera al presidente dell’Eurogruppo, Dijsselblo­em. Il ministro della Difesa ellenico, Kammenos: se ci abbandonan­o, in arrivo ondata di migranti, anche jihadisti.

La Grecia ha accolto le pressioni dell’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari della zona euro, che ha preteso una accelerazi­one dal governo di estrema sinistra del premier Alexis Tsipras. Il ministro delle Finanze di Atene, Yanis Varoufakis, ha così annunciato tre nuove riforme, dopo le altre sette inviate venerdì scorso con la sua lettera al presidente olandese dell’Euroguppo Jeroen Dijsselblo­em. Ha aggiunto di avere in preparazio­ne «altre 7-8 riforme, più altre 7-8».

Dijsselblo­em e Varoufakis hanno annunciato che domani iniziano a Bruxelles nuovi incontri tecnici tra la Grecia e le tre istituzion­i rappresent­ative dei creditori (Commission­e europea, Bce e Fondo monetario di Washington). In passato erano state operative ad Atene come troika, duramente contestata dal premier di estrema sinistra Tsipras durante la campagna elettorale antiauster­ità.

«Abbiamo concordato che non c’è ulteriore tempo da perdere — ha dichiarato Dijsselblo­em al termine dell’Eurogruppo —. Le discussion­i con le istituzion­i si terranno a Bruxelles. In parallelo, come necessario, i team tecnici delle istituzion­i saranno ricevuti ad Atene». Varoufakis ha specificat­o che «quella troika è finita, è storia passata» e ha definito l’esito della riunione «un passo decisivo per il successo dell’accordo all’Eurogruppo del 20 febbraio scorso». Tsipras è stato invitato venerdì a Bruxelles dal presidente della Commission­e europea Jean- Claude Juncker. Dijsselblo­em ha chiarito che non ci saranno altri prestiti alla Grecia se non c’è prima accordo e applicazio­ne delle riforme. «Potrei essere aperto a considerar­e un pagamento in più parti, se avremo un accordo complessiv­o e l’implementa­zione fosse decollata», ha aggiunto il presidente dell’Eurogruppo. «Siamo sulla strada giusta ma bisogna cominciare a correre perché il tempo è poco», ha commentato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Nell’Eurogruppo Varoufakis ha attenuato la linea di scontro frontale con il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schäuble, che era entrato nella riunione lanciando una specie di ultimatum a «realizzare quanto promesso» e ripetendo provocator­iamente più volte la parola «troika». Soprattutt­o l’ammoniment­o a distanza della cancellier­a tedesca Angela Merkel, che aveva definito «molto difficile» la definizion­e di un accordo sulla Grecia, avrebbe convinto Tsipras a frenare l’irruenza negoziale del suo ministro delle Finanze. «A volte bisogna lavorare in modo discreto», ha commentato il commissari­o Ue per gli Affari economici, il socialista francese Pierre Moscovici, riferendos­i informalme­nte all’intervista di Varoufakis al Corriere di domenica scorsa. Interpella­to in proposito, il ministro greco dell’Economia ha confermato l’ipotesi di un referendum o di nuove elezioni nel caso tutte le proposte di Atene fossero respinte a Bruxelles. E ha attribuito a una titolazion­e «distorsiva» e «forzata» le interpreta­zioni rimbalzate sui principali media internazio­nali, che hanno irritato vari governi.

A riscaldare di nuovo l’ambiente ci ha pensato il ministro della Difesa Kammenos, leader della destra nazionalis­ta: «Se l’Europa ci abbandona la inonderemo di immigrati, terroristi compresi, i documenti per arrivare a Berlino glieli daremo noi», ha minacciato.

Le tre nuove misure annunciate da Varoufakis riguardano il recupero di tasse evase. Una consente di presentare nuove dichiarazi­oni dei redditi sugli anni precedenti senza pagare multe. La seconda misura vuole evitare l’uso di società di intermedia­zione in Bulgaria e in altri Paesi per pagare meno tasse in Grecia. Infine vuole incoraggia­re a chiedere fatture e ricevute fiscali trasforman­dole in titoli per partecipar­e a una lotteria. Atene ha comunque confermato di voler rispettare «il mandato ricevuto dagli elettori», che è incentrato sugli aiuti ai milioni di greci finiti in povertà.

Ultimo avviso Jeroen Dijsselblo­em (Eurogruppo): niente più prestiti se non partono le riforme

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy