Bce compra titoli Le scelte di Visco
Prima giornata di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce. Il governatore Visco: Bankitalia comprerà non solo Btp.
A Francoforte era tutto pronto da tempo, ma l’emozione è stata comunque elevata. Alle ore 9 di ieri, lunedì 9 marzo 2015, ovvero all’apertura dei mercati obbligazionari dell’eurozona, la Banca centrale europea ha iniziato a comprare titoli di Stato, avviando così il Quantitative easing. A condurre le operazioni delle banche centrali nazionali, che hanno comprato i bond governativi per conto della Bce, è stato il team guidato dal tedesco Ulrich Bindseil e dall’italiano Roberto Schiavi. La cabina di regia è stata tutta nelle loro mani. Per quasi 600 giorni la direzione generale Market operation della Bce sarà quella più importante di tutta l’Eurotower. Sono questi infatti i giorni in cui il Qe resterà attivo. Dal marzo 2015 al settembre 2016, senza interruzioni, come ha ricordato il presidente della Bce Mario Draghi durante l’ultima conferenza stampa. Le due persone a coordinare i lavori sono persone schive, riservate, con molta voglia di passare il poco tempo libero in famiglia. Così vengono descritti dai funzionari della Bce che li conoscono bene e condividono con loro le paure che scaturiscono dalla più imponente operazione di mercato mai condotta da Francoforte. Bindseil e Schiavi sono per certi versi l’uno la fotocopia dell’altro. Il primo è nato nel 1969, il secondo nel 1968. Entrambi sono entrati giovanissimi nell’organismo che ha preceduto la Bce, lo European monetary institute, e poi all’Eurotower. Entrambi sono persone di confine, dato che Bindseil è originario del Saarland, il land tedesco che confina con la Lorena francese e il Lussemburgo, mentre Schiavi è nato a Udine. Nonostante siano considerati dai colleghi funzionari low profile, chi li ha visti ieri dice che hanno vissuto la prima ora del Qe con un «certo livello di pathos». Alle 9 hanno dato il via alle danze. E come spiega una fonte della Banque de France, per il primo giorno tutto è filato liscio. «Tutto sommato devo ammettere che quando abbiamo iniziato c’era un po’ di emozione. È stato un giorno epocale, l’inizio di una nuova fase per l’euro», spiega al telefono, con la voce stanca ma soddisfatta.