Corriere della Sera

Pd e FI insieme Le primarie «unificate» di Agrigento

- Felice Cavallaro

Tanti che non amavano quello del Nazareno l’hanno già battezzato come il «patto della Concordia» giurando che fra i templi «inciucio ci cova». Fatto sta che, all’ombra delle millenarie colonne di una Agrigento commissari­ata, una nuova bizzarra concordia sarebbe stata saldata tra vari partiti, compresi Pd e Forza Italia. E in effetti, per costruire una strategia elettorale dopo le dimissioni del sindaco Marco Zambuto, attorno allo stesso tavolo si sono ritrovati i big della sinistra con il vicesegret­ario regionale degli azzurri, Riccardo Gallo, pronto a indicare fra i quattro candidati delle primarie Silvio Alessi, il presidente dell’Akragas calcio che Forza Italia voleva candidare alle Europee.

Imbarazzo superato dalla benedizion­e eccellente di Rosario Crocetta, il governator­e che si difende dall’accusa di un pasticcio lontano dalle annunciate rivoluzion­i: «Non c’è nessun accordo tra Pd e FI. Si tratta di liste civiche che servono a isolare la Lega».

Giustifica­zione che manda in giuggiole Matteo Salvini dopo il recente tour siciliano centrato proprio sulla speranza di conquistar­e Agrigento con un candidato veneto ormai qui di casa, il deputato Marco Marcolin, 57 anni, ogni fine settimana a caccia di voti, incredulo per l’assist: «Ha ragione Crocetta, ma non basterà questo per sconfigger­mi perché il popolo stanco voterà me, fiero come sono di una lista civica non falsa come qualcuno fa nascondend­osi sotto mentite spoglie».

La versione riduttiva di Crocetta contrasta con la pomposità del nome scelto per questa nuova entità, «Agrigento 2020», coalizione con 4 candidati in corsa per il 22 marzo, Alessi compreso. Come dire che si guarda ben oltre la tattica di breve momento. E forse non è un caso se Crocetta, pressato dall’Adnkronos, si lasci scappare uno sfogo eloquente: «Non è affatto vero che ci sono dei malcontent­i perché ad Agrigento sono tutti d’accordo...».

Ignora insofferen­ze e mugugni esplosi rapidi, mentre Giuseppe Zambito, il segretario Pd, nega che si tratti di una coalizione antiLega: «Semmai per contrastar­e Lillo Firetto». Già, il sindaco di Porto Empedocle targato Udc deciso però a smarcarsi, contro tutti, «senza partiti».

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