ForzUa diplAomazia, di e le 343 guerre per l’oro blu
fondo e sanguinoso. I successi non mancano. «Il diale e diventato poi un fondo autonomo per le trattato sull’Indo firmato nel 1960 tra India e Convenzioni sull’ambiente. Pakistan è sopravvissuto a due guerre. New Nei prossimi trent’anni, il fiume Giallo e lo Delhi ha pagato quanto dovuto al nemico anche Yangzi, il Gange e l’Indo, l’Eufrate e il Giordano, il mentre al fronte si combatteva», spiega Wolf, Nilo e molti altri fiumi soffriranno una riduzione che ora è in partenza per una missione top secret di portata del 25-30%, a causa dei cambiamenti in Afghanistan. «Ma è vero che ovunque ci siano climatici. E intanto crescerà la domanda di acqua fiumi condivisi nascono focolai di tensione». per energia, agricoltura e usi domestici. Le tensioni
Gli hot spot sono disseminati in tutto il pianeta. potranno presto spostarsi dalla superficie Cina, Nepal, India e Bangladesh litigano intorno al sottosuolo. Circa il 99% dell’acqua dolce presente ai fiumi che sgorgano dall’Himalaya. In sul pianeta è infatti immagazzinata negli Asia centrale, Tagikistan e Turkmenistan stanno acquiferi. E il 40% dell’umanità attinge proprio a costruendo (o vorrebbero farlo) enormi infrastrutture queste riserve sotterranee per procurarsi l’acqua sui corsi d’acqua che minacciano i Paesi per vivere. In alcune zone i pozzi sono poco profondi, a valle, come l’Uzbekistan. E nessuna cura è in altre si utilizzano le tecniche di estrazione stata ancora trovata per l’agonia del Mare d’Aral. del petrolio per arrivare all’«oro blu» fino a Sul Nilo si preannunciano forti tensioni ora che centinaia di metri sotto il suolo. l’Etiopia sta innalzando la Grande diga della Rinascita, Spesso sono acquiferi condivisi. E nessuna che potrebbe cambiare il destino economico norma sovranazionale regola il loro uso. Il problema del Paese ma anche la portata del fiume in è che l’acqua nel sottosuolo si muove, in Egitto. Argentina e Uruguay hanno portato alla modo diffuso, tentacolare, non lungo un unico Corte internazionale di giustizia la loro disputa canale, e non conosce confini. Se pompi nel sul Rio de la Plata. Messico e Stati Uniti bisticciano punto A, presto o tardi, a volte anche dopo decine per i diritti sul Rio Grande e il Colorado. Siria di anni, ci sarà una ripercussione nel punto B, e Iraq sono ai ferri corti per le acque del Tigri. magari a centinaia di chilometri di distanza. E in
E poi c’è la Cina, che va assumendo un ruolo di genere è troppo tardi per porvi rimedio. leadership anche nella gestione delle acque internazionali. Per colmare questo gap l’Associazione idrogeologica Golia vs Davide. Tutti i fiumi del internazionale, assieme all’Unesco e alla Sud-Est asiatico originano in Cina, «oro blu» da Commissione del diritto internazionale dell’Onu, cui dipendono 1,5 miliardi di persone, fuori dalla ha proposto una bozza di normativa, in Repubblica popolare. Ma Pechino è assai riluttante parte già accolta dalla Convenzione dell’Unece. a condividere le informazioni, sui flussi e Ma pochi Stati sembrano propensi ad accettare sulle infrastrutture che possono alterarli. Un caso una legislazione vincolante. «Il problema fondamentale esemplare è quello del fiume Mekong che è l’acquisizione dei dati», spiega l’indiano percorre ben sei Paesi: quattro Stati a valle — Shammy Puri, segretario generale dell’Associazione. Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam — si riuniscono «Noi produciamo analisi del rischio,certezznisconoperiodicamentenella«MekongComCommission matematici di previsione, non certezze.e.