Rai Way, l’Antitrust stringe su Ei Towers
Ei Towers fissa a 45,83 euro il prezzo dell’aumento di capitale da 374 milioni senza diritto di opzione funzionale all’offerta pubblica di acquisto e scambio (opas) da 1,22 miliardi su Rai Way. Lo ha deciso ieri la società delle torri controllata da Mediaset: il prezzo è inferiore ai 49,92 di Borsa. Sempre ieri Ei Towers ha fornito all’Antitrust dati aggiuntivi sull’operazione collaborazione il sistema non riuscirà a colmare il ritardo». «Alla chiamata di Giacomelli — ha comunque detto Patuano — mi sento di dire che Telecom Italia c’è e ci sarà e risponderà in una logica di sistema».
Il sottotitolo è chiaro: trattative in corso.
D’altra parte anche il governo Renzi, nonostante i calumet della pace pubblici, lavora per portare a casa la partita. Oltre al decreto che dovrebbe far rientrare dalla finestra una versione calmierata dello switch off (trasformato da «malox», com’era nella prima versione, a poco più di un’«aspirina» sotto forma di incentivi alla migrazione verso la fibra ottica) in cantiere c’è il decreto sugli scavi al quale ha lavorato anche l’associazione Iatt Di Paolo Trombetti e che dovrebbe semplificare il percorso autorizzativo dopo che il garante aveva giudicato «gravemente incomplete» le informazioni inizialmente ricevute. Ora tocca agli uomini di Giovanni Pitruzzella esaminarle e decidere su un’eventuale apertura di istruttoria. Di fatto la strada pare tracciata, considerato i vincoli di governance e di mercato imposti dall’Antitrust nella fusione tra Dmt e Elettronica Industriale in città per le mini trincee, una tecnica che riduce i lavori per la posa della fibra ottica.
Inoltre, come ha sottolineato lo stesso Patuano ieri, resta da vedere cosa ci sarà nei decreti attuativi del piano da 6 miliardi del governo sulla banda ultralarga. Tanto per far capire la propria posizione Telecom sempre ieri ha sponsorizzato «il servizio a 50 megabit al secondo basato sulla rete in fibra ottica realizzata in architettura Fttc (fibra solo fino agli armadi, ndr) con il vectoring», quella che il governo considera una soluzione insoddisfacente e che anche l’Agcom ha messo sotto la lente: funziona bene, infatti, solo se c’è un unico operatore collegato. Tema che pone non pochi problemi regolatori e di apertura di mercato.
Decreto Allo studio un decreto sugli scavi per le mini trincee
da cui nacque Ei Towers.
In particolare l’Antitrust dovrà valutare se la fusione sia restrittiva della concorrenza «orizzontale», cioè nel mercato delle infrastruttura fisica delle torri, e di quella «verticale», per la concentrazione tra operatori televisivi, soggetti che trasmettono il segnale e raccoglitori di pubblicità. Ei Towers possiede solo le torri su cui Mediaset fa collocare i propri ripetitori, mentre Rai Way controlla antenna e tecnologia. Una soluzione potrebbe essere la separazione di queste attività, trasformando l’operazione da tecnologica a prevalentemente immobiliare. La Borsa mostra crederci ancora: ieri Ei Towers +1,61%, Rai Way +0,39%.