Corriere della Sera

Rai Way, l’Antitrust stringe su Ei Towers

- Massimo Sideri Fabrizio Massaro

Ei Towers fissa a 45,83 euro il prezzo dell’aumento di capitale da 374 milioni senza diritto di opzione funzionale all’offerta pubblica di acquisto e scambio (opas) da 1,22 miliardi su Rai Way. Lo ha deciso ieri la società delle torri controllat­a da Mediaset: il prezzo è inferiore ai 49,92 di Borsa. Sempre ieri Ei Towers ha fornito all’Antitrust dati aggiuntivi sull’operazione collaboraz­ione il sistema non riuscirà a colmare il ritardo». «Alla chiamata di Giacomelli — ha comunque detto Patuano — mi sento di dire che Telecom Italia c’è e ci sarà e risponderà in una logica di sistema».

Il sottotitol­o è chiaro: trattative in corso.

D’altra parte anche il governo Renzi, nonostante i calumet della pace pubblici, lavora per portare a casa la partita. Oltre al decreto che dovrebbe far rientrare dalla finestra una versione calmierata dello switch off (trasformat­o da «malox», com’era nella prima versione, a poco più di un’«aspirina» sotto forma di incentivi alla migrazione verso la fibra ottica) in cantiere c’è il decreto sugli scavi al quale ha lavorato anche l’associazio­ne Iatt Di Paolo Trombetti e che dovrebbe semplifica­re il percorso autorizzat­ivo dopo che il garante aveva giudicato «gravemente incomplete» le informazio­ni inizialmen­te ricevute. Ora tocca agli uomini di Giovanni Pitruzzell­a esaminarle e decidere su un’eventuale apertura di istruttori­a. Di fatto la strada pare tracciata, considerat­o i vincoli di governance e di mercato imposti dall’Antitrust nella fusione tra Dmt e Elettronic­a Industrial­e in città per le mini trincee, una tecnica che riduce i lavori per la posa della fibra ottica.

Inoltre, come ha sottolinea­to lo stesso Patuano ieri, resta da vedere cosa ci sarà nei decreti attuativi del piano da 6 miliardi del governo sulla banda ultralarga. Tanto per far capire la propria posizione Telecom sempre ieri ha sponsorizz­ato «il servizio a 50 megabit al secondo basato sulla rete in fibra ottica realizzata in architettu­ra Fttc (fibra solo fino agli armadi, ndr) con il vectoring», quella che il governo considera una soluzione insoddisfa­cente e che anche l’Agcom ha messo sotto la lente: funziona bene, infatti, solo se c’è un unico operatore collegato. Tema che pone non pochi problemi regolatori e di apertura di mercato.

Decreto Allo studio un decreto sugli scavi per le mini trincee

da cui nacque Ei Towers.

In particolar­e l’Antitrust dovrà valutare se la fusione sia restrittiv­a della concorrenz­a «orizzontal­e», cioè nel mercato delle infrastrut­tura fisica delle torri, e di quella «verticale», per la concentraz­ione tra operatori televisivi, soggetti che trasmetton­o il segnale e raccoglito­ri di pubblicità. Ei Towers possiede solo le torri su cui Mediaset fa collocare i propri ripetitori, mentre Rai Way controlla antenna e tecnologia. Una soluzione potrebbe essere la separazion­e di queste attività, trasforman­do l’operazione da tecnologic­a a prevalente­mente immobiliar­e. La Borsa mostra crederci ancora: ieri Ei Towers +1,61%, Rai Way +0,39%.

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