Corriere della Sera

Soglia più alta per debiti e crediti fiscali Bonus alle famiglie con redditi minimi

Il limite di compensazi­one potrebbe salire oltre i 700 mila euro con i prossimi decreti

- Lorenzo Salvia C. Tur.

Un sostegno alle famiglie più in difficoltà, quelle con figli e al di sotto della soglia di povertà. E un intervento per rendere più facile la compensazi­one fra debiti e crediti fiscali. Ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha riunito i gruppi parlamenta­ri del Pd per parlare di Fisco. Ma al di là delle proposte dei singoli sono questi i due temi sui quali il governo sta lavorando.

Sulla misura contro la povertà un’ipotesi è l’estensione del bonus da 80 euro alle famiglie con figli a carico e incapienti, cioè che non pagano tasse perché guadagnano meno di 8 mila euro l’anno. Se ne era già parlato un anno fa, ma alla fine il governo rinunciò perché sarebbe costato fra i 4 e i 5 miliardi di euro. Adesso ci si riprova con due differenze: la prima è il bonus sarebbe limitato a chi ha figli, la seconda è che non riguardere­bbe solo i lavoratori dipendenti (come il bonus da 80 euro) ma tutti, anche chi non lavora. Il costo sarebbe dello stesso ordine di grandezza, anche se tutto dipende da quali saranno le regole di detmiliare, Al via da ieri l’offerta del bond Cdp destinato al pubblico retail, ossia persone fisiche residenti in Italia. Una «prima» assoluta per la Cassa guidata dall’ad Giovanni Gorno Tempini ( foto) che ha mobilitato, tramite i lead manager Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bnp Paribas, gli sportelli di 70 banche per un titolo che si può prenotare anche con l’home banking, accedendo ai siti online degli istituti collocator­i. L’offerta durerà tre settimane taglio. «Durante la crisi i casi di povertà assoluta sono aumentati moltissimo — dice il viceminist­ro dell’Economia Enrico Morando — ed è su questi che è prioritari­o intervenir­e per arginare l’esclusione sociale». Ma non è l’unica ipotesi.

Un’altra è il potenziame­nto della Asdi, una sorta di prolungame­nto dell’assegno di disoccupaz­ione che, secondo le nuove regole del Jobs act, viene concesso secondo una graduatori­a che tiene conto dell’Isee, cioè la ricchezza del nucleo fa- fino al 27 marzo, salvo chiusura anticipata con assegnazio­ne di un lotto minimo di 1.000 euro a tutti i richiedent­i e riparto tra chi ha chiesto più lotti. La Cdp parte con l’intenzione di collocare un miliardo, elevabile però fino a 1,5 miliardi. La vera novità è il tasso misto: cedole pagate ogni trimestre pari al 1,75% annuo nei primi due anni (al lordo della ritenuta del 12,5%) e dal terzo al settimo anno un tasso variabile pari e della presenza di minori in casa. Il campo di applicazio­ne sarebbe più stretto. «Credo che sia importante — dice il responsabi­le economia del Pd, Filippo Taddei — assicurare un utilizzo equo e anche oculato delle risorse». Al momento per l’Asdi ci sono 200 milioni di euro l’anno: trasformar­lo in uno strumento anti povertà, renderebbe necessario un corposo aumento dei fondi. Salvo sorprese, tutto ciò troverà posto nella prossima legge di Stabilità. Quelle che potrebbero arrivare prima, con i decreti attuativi della delega fiscale, sono invece le nuove regole per chi ha crediti e debiti con il Fisco. «Serve una compensazi­one totale», dice il sottosegre­tario all’Economia Pier Paolo Baretta. Oggi c’ è un limite massimo di 700 mila euro, che esclude di fatto le grandi aziende. Raddoppiar­lo, secondo il dipartimen­to delle Finanze, avrebbe un costo per quest’anno di 3 miliardi. all’Euribor a tre mesi più 0,50%. Cosa significa? Se per ipotesi il parametro restasse quello attuale, il rendimento effettivo a scadenza — quando avverrà il rimborso alla pari — sarebbe lo 0,893%. La Cdp, che tramite i 14 mila uffici delle Poste colloca i Buoni postali, punta adesso a coinvolger­e i risparmiat­ori delle banche.

L’ipotesi Il bonus di 80 euro potrebbe arrivare a famiglie con figli a carico

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