Corriere della Sera

Caprotti vince anche in Tribunale La sentenza: improcedib­ile il ricorso dei figli già materia dell’arbitrato su Esselunga

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Caprotti ha chiuso il contratto fiduciario e ha ripreso il pieno controllo delle azioni di Supermarke­ts Italiani.

I figli non l’hanno presa bena e hanno avanzato una richiesta di sequestro giudiziari­o delle azioni, che è stata rigettata. A quel punto il padre è ricorso all’arbitrato, secondo la clausola compromiss­oria contenuta nelle scritture fiduciarie del 1996. Le tappe successive sono cosa nota. Il collegio arbitrale composto da Pietro Trimarchi, Natalino Irti e Ugo Carnevali ha dichiarato nel 2012 la piena ed esclusiva proprietà di Figli I fratelli Giuseppe e Violetta Caprotti Bernardo Caprotti delle azioni Supermarke­ts Italiani e la validità, efficacia e legittimit­à delle istruzioni date a Unione Fiduciaria nel 2011 per ottenere la reintestaz­ione dei titoli. Decisione confermata dalla Corte d’Appello.

Ora il Tribunale di Milano respinge l’azione di Violetta e Giuseppe perché quasi tutte le domande poste nei confronti del padre sono già state giudicate davanti agli arbitri e dunque vanno dichiarate improcedib­ili visto che il lodo non è ancora passato in giudicato ma hanno lo stesso oggetto. Men- tre le domande nei confronti di Unione Fiduciaria sono «infondate» perché si deve riconoscer­e che la società ha agito «in forza di istruzioni impartite sulla base di una procura realmente esistente».

Rigettata l’azione civile, il Tribunale di Milano ha condannato Giuseppe e Violetta Caprotti a pagare le spese legali, per un totale di circa 200 mila euro. Ora dovranno valutare se fare ricorso, in attesa di sapere cosa avrà deciso la Cassazione.

@BassoFbass­o

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