Conte attacca il nemico Max «Con la mia cattiveria 20 punti in più di vantaggio»
Lo sapevate che non si amano, vero? Allora non sorprenderà l’uscita di Antonio Conte, c.t. della Nazionale e, incidentalmente, allenatore della Juventus dei tre scudetti consecutivi, l’ultimo con il record di punti (102): «Se questa Juve avesse la mia cattiveria avrebbe venti punti in più di vantaggio».
Conte ha tirato la botta al suo erede in bianconero, e nemico dichiarato, Max Allegri dal pulpito della Panchina d’oro vinta ieri, la terza di fila, impresa mai realizzata da nessun allenatore (Capello ne ha vinte tre ma non consecutive). Gliel’hanno data a Coverciano i suoi colleghi, che lo hanno votato miglior tecnico della stagione scorsa davanti a Vincenzo Montella e Rudi Garcia (per la serie B ha vinto Maurizio Sarri, artefice della promozione dell’Empoli in serie A).
Il c.t. azzurro ha ringraziato per il premio («È un piacere riceverlo dai colleghi, la nostra scuola calcio resta tra le migliori in assoluto») e poi ha argomentato così la sua provocatoria tesi sulla Juventus di Allegri: «Questo è un campionato poco combattuto. Credevo potesse esserlo di più pensando alle qualità, per esempio, di Roma e Napoli. Invece non è così». Comoda la vita per la Juve, insomma, anche se Conte concede che la sua ex squadra «sta meritando il primo posto: ha dimostrato di avere qualcosa in più a livello di gioco, tattico e personalità. Eppoi è più abituata a vincere e giustamente finora non ha mollato niente. Se nel quarto scudetto ci sarà un po’ della mia eredità? Io ho vinto gli ultimi tre in modo Distanti Massimiliano Allegri (a sinistra) ai tempi del Milan e Antonio Conte, allora tecnico della Juventus. Era il 6 ottobre 2013: a Torino vinse la Juventus 3-2 (Ansa) entusiasmante. L’ultimo poi resterà negli annali, abbiamo fatto 102 punti, qualcosa davvero di storico». Come dire: se Allegri vuole competere davvero con me, riparliamone fra tre scudetti, e magari a quota 103.
E la Nazionale? «Spero di potere far bene con l’Italia anche se so che non sarà facile — ha detto Conte —. C’è qualche problema con la selezione, mi dispiace, il mio augurio è che in futuro i club possano puntare sui vivai e sui calciatori italiani». Sui rapporti con i club, uno dei temi che ha alimentato nei mesi scorsi le frizioni con Allegri, ha infine spiegato: «Dite che i colleghi mi hanno premiato ma non mi danno collaborazione? La Nazionale c’è, è quello che conta. Faremo quanto ci verrà concesso». Fosse per Allegri, nulla. Soprattutto dopo la botta presa ieri.
Merita il 4° titolo, ma era già abituata a vincere. E le altre hanno deluso...