Corriere della Sera

Il Champions show di Klose & co. Fiorentina travolta

Lazio con 4 gol è terza e ora «vede» la Roma

- Alessandro Bocci

Felipe Anderson ruba la scena a Mohamed Salah e la Lazio disintegra la Fiorentina nello spareggio per la Champions. Biglia, padrone assoluto del centrocamp­o, rompe l’equilibrio dopo appena sei minuti e da quel momento e sino alla fine, i biancocele­sti sono padroni del campo e della partita. Pioli dà scacco matto a Montella, inserendo l’acciaccato Mauri tra le linee, ma alla fine la mossa tattica si rivela un dettaglio. La Lazio sta bene in campo, gira a mille, arriva sempre prima sul pallone, cambia ritmo e affonda in velocità, gestisce alla grande il fraseggio e colpisce duro. Vincenzino sperava nell’ennesima prodezza di Salah e invece deve ringraziar­e Neto, un gigante, l’unico nel primo tempo a tenere in piedi la baracca viola. Poi nella ripresa anche il brasiliano s’arrende al rigore di Candreva e La Champions per guarire. È la missione del Real Madrid per questa sera, quando al Bernabeu giocherà il ritorno degli ottavi di finale contro lo Schalke 04 di Roberto Di Matteo (ore 20.45, Sky Sport 1, Sky Calcio 1). All’andata in Germania i Blancos hanno vinto 2-0 (gol di Cristiano Ronaldo e Marcelo) e pare proprio impossibil­e che i tedeschi, quinti nella Bundesliga, possano cambiare un destino segnato. Per la squadra di Ancelotti i problemi sono dunque altri: in alla doppietta di Klose, che quando vede viola si esalta.

La Lazio cala il poker e grazie alla quarta vittoria consecutiv­a stacca la Fiorentina, soprattutt­o raggiunge il Napoli al terzo posto, arrivando a quattro punti dal secondo della Roma. La febbre nella Capitale è altissima e Pioli cavalca l’entusiasmo: «È stata una serata perfetta, se andiamo avanti con questo spirito ce la giochiamo con tutti». Una serata perfetta che qualche teppista ha cercato di guastare prendendo a sassate un pullman di tifosi viola. Montella, sconfitto dopo oltre due mesi e 13 risultati utili consecutiv­i, assiste impietrito alla batosta più netta della sua gestione, nel pomeriggio in cui la sua squadra non tira neppure una volta nello specchio della porta e in questo campionato non era mai successo. La settimana romana per campionato ha perso a Bilbao ed è stata sorpassata al comando dal Barcellona. Una piccola crisi che nell’esigente Madrid diventa un dramma, al punto da mettere in discussion­e addirittur­a il tridente Bale ( foto)- Benzema-Cristiano Ronaldo, la cosiddetta BBC. Sul tema Carlo Ancelotti ieri è stato però chiaro: «La BBC? Quando stanno bene non sono in discussion­e. Ci hanno dato molto, ho totale fiducia in loro. Hanno avuto un periodo buio, ma è una cosa generale e non di tutti e tre. Se hanno segnato meno è perché la squadra non li sta aiutando molto». Più equilibrat­o invece l’altro ottavo di finale tra Porto e Basilea (ore 20.45, Sky Sport Plus, Sky Calcio 2). All’andata in Svizzera i portoghesi hanno guadagnato un importante 1-1 e partono favoriti. Il «momentum» è tutto del Porto, ancora imbattuto in Champions (6 vittorie e 3 pareggi) mentre il Basilea, allenato dal portoghese Paulo Sousa, non vince ormai da tre gare .

Doppietta Miro Klose, 36 anni, segna il suo secondo gol, quello del 4-0 (Jpeg) l’aeroplanin­o si apre male: scopre che la corsa al terzo posto è in salita e che giocare senza centravant­i è dura. Ilicic falso nove, la soluzione a cui sarà costretto giovedì in Europa League contro la Roma per le contempora­nee assenze di Gomez e Babacar, è un fallimento. Ma nessuno è all’altezza. Il calcio ogni tre giorni è come una gita nel bosco: puoi smarrire facilmente la strada. E la Fiorentina si perde, dall’inizio alla fine di una partita che la Lazio domina sino a disintegra­re gli avversari. I biancocele­sti sono lesti sulle gambe e forti nella testa, esaltati dal talento di Felipe Anderson che non è preciso sotto porta ma è un fulmine nelle accelerazi­oni e conquista il rigore che a metà ripresa chiude il conto dopo l’1-0 di Biglia e prima della doppietta di Klose. La Fiorentina, nella ripresa, prova con Gilardino, ma il risultato è modesto. E anche Salah, sei gol nelle prime sette partite, sembra tornato sulla terra. L’egiziano regala solo una palla a Badelj che la sbaglia. Montella non cerca scuse: «Giocando così spesso uno scivolone può capitare. Ora dobbiamo dare di più: a volte prendere degli schiaffett­i (ma questo è uno schiaffone ndr) può essere utile». Giovedì contro la Roma e lunedì con il Milan capiremo se è davvero così.

Pioli È stata una serata perfetta: se andiamo avanti sempre con questo spirito ce la giochiamo con tutti

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