Corriere della Sera

Via libera alla legge di Stabilità Padoan: «Esame importante» Draghi: ora consolidar­e il bilancio

- DAL NOSTRO INVIATO I.C.

BRUXELLES L’Eurogruppo dà il via libera alla legge di Stabilità dell’Italia e oggi è attesa la ratifica finale nell’Ecofin con tutti i 28 ministri finanziari dell’Ue.

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha parlato di superament­o per l’Italia di «un esame molto importante».

Ma il presidente della Bce, Mario Draghi, presente alla riunione a Bruxelles, ha lanciato un richiamo sulla necessità di maggiore impegno nel consolidam­ento di bilancio per i Paesi con alto debito pubblico come l’Italia.

Padoan ha precisato che l’ammoniment­o di Draghi è stato generale e senza citare alcun Paese. Anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselblo­em, pur trincerand­osi dietro la riservatez­za delle riunioni dei 19 ministri finanziari, ha confermato la linea severa del presidente della Bce con gli Stati con debiti eccessivi.

Padoan ha ammesso di dover intervenir­e sull’indebitame­nto, nonostante «per l’anno in corso» ci sia l’approvazio­ne di Bruxelles.

« Noi abbiamo un debito molto cospicuo, che va fatto scendere — ha dichiarato il ministro dell’Economia —. Abbiamo dimostrato che possiamo fare sia un aggiustame­nto fiscale importante, come abbiamo fatto, sia riforme struttural­i». Ha aggiunto che «per quanto riguarda l’aggiustame­nto struttural­e, l’Italia, con le misure che ha annunciato e con la validazion­e dell’efficacia di queste misure da parte della Commission­e, ha raggiunto l’obiettivo di equilibrio di aggiustame­nto struttural­e dello 0,3%».

La regola Ue del debito «viene rispettata, tenendo conto sia dell’aggiustame­nto struttural­e, sia delle circostanz­e eccezional­i come la recessione e la crescita nominale negativa, sia dell’importante sforzo per le riforme struttural­i».

Ora l’obiettivo del governo di Matteo Renzi è di agganciare la ripresa sfruttando il contesto macroecono­mico diventato particolar­mente favorevole, grazie agli interventi di acquisti di titoli di Stato della Bce (Quantitati­ve Easing), i tassi d’interesse quasi azzerati, l’euro vicino alla parità con il dollaro e la discesa del prezzo del petrolio.

«C’è una finestra macroecono­mica importante grazie anche all’intervento della Bce — ha spiegato Padoan —. Dobbiamo approfitta­rne al meglio per far in modo che la crescita, che stiamo iniziando a vedere, si consolidi e diventi anche molto intensa di lavoro».

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