«Non c’è abuso né danno» Accuse archiviate al sindaco Merola
Trascrivere nei registri dello stato civile le nozze tra persone dello stesso sesso contratte all’estero non è un abuso. Per questo la Procura ha chiesto di archiviare le accuse contro il sindaco di Bologna Virginio Merola (l’indagine era scattata dopo una denuncia anonima). Secondo il pm Luca Tampieri e il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del pool Pubblica amministrazione, non si può ritenere che le iscrizioni abbiano avuto il fine di procurare un vantaggio o un Primo cittadino Virginio Merola, 60 anni, eletto nel 2011 danno ingiusto a terzi, visto che hanno un’efficacia solo dichiarativa. «Sono molto contento di non essere imputato, così come sono contento che le trascrizioni non possano essere annullate dalla circolare del ministro, mi sembrava davvero abnorme. Quello che dico, “per cortesia, approvate questa legge”, torno a ribadirlo» ha commentato ieri Merola, uno dei primi sindaci a procedere con le trascrizioni, il 15 settembre scorso. «Costringere la magistratura a intervenire su questo tema e in contesti diversi a livello nazionale crea una situazione a macchia di leopardo che non produce diritto», ha aggiunto. Lunedì il Tar del Lazio aveva dichiarato illegittima la parte della circolare del ministero dell’Interno che chiedeva ai prefetti di annullare le trascrizioni.