Corriere della Sera

La morte degli atleti francesi nel reality

Scontro in Argentina tra due elicotteri che trasportav­ano i concorrent­i, dieci le vittime Perdono la vita la nuotatrice Muffat, la velista Arthaud e il pugile Vastine: viaggiavan­o bendati

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE S. Mon.

«Dropped» è un reality prodotto dalla società Adventure Line Production­s (Alp), su format svedese, che sarebbe dovuto andare in onda quest’estate sul primo canale francese, Tf1: i concorrent­i, campioni sportivi «dal curriculum straordina­rio», vengono portati in elicottero in luoghi disabitati, abbandonat­i in mezzo alla natura, e devono mostrare la loro capacità di adattament­o. Prima puntata in Argentina, nella zona nord-occidental­e di Villa Castelli vicino al confine con il Cile.

Lunedì intorno alle 17 locali (le 21 a Parigi) dal campo di calcio locale sono decollati due elicotteri: il primo trasportav­a la velista Florence Arthaud, 57 anni, la campioness­a di nuoto Camille Muffat (25), il pugile Alexis Vastine (28), cioè tre dei campioni concorrent­i, assieme al cameraman Brice Guilbert; nel secondo elicottero hanno preso posto i quattro membri della produzione Laurent Sbasnik, Lucie Mei-Dalby, Volodia Guinard ed Edouard Gilles, che avevano il compito di filmare il primo velivolo nel viaggio verso la « Quebrada del yeso » , montagne ideali per un’avventura estrema.

Dopo avere percorso appena 400 metri i due elicotteri Airbus si sono scontrati e sono precipitat­i immediatam­ente, incendiand­osi. Gli otto francesi sono morti, così come i due piloti argentini Juan Carlos Castillo e Roberto Abate. I tre campioni Florence Arthaud,

L’impatto

In alto il momento dello scontro tra i due elicotteri della trasmissio­ne francese. A destra i rottami di uno dei due velivoli precipitat­i in Argentina Camille Muffat e Alexis Vastine avevano probabilme­nte gli occhi bendati, per le esigenze del copione. «I concorrent­i non dovevano vedere il viaggio perché il gioco consiste nel calarli in un luogo sconosciut­o e inospitale e lasciare loro 72 ore per trovare la base dove possano ricaricare un telefono cellulare, ripresi dall’équipe televisiva» ha raccontato Andres Navarrete, il sindaco di Villa Castelli.

Avevano invece gli occhi aperti e hanno assistito alla morte dei compagni, i concorrent­i rimasti a terra: il campiomeda­glia ne di nuoto Alain Bernard, la ciclista Jeannie Longo, la campioness­a di snowboard AnneFlore Marxer, il calciatore Sylvain Wiltord e il pattinator­e Philippe Candeloro, che avrebbe dovuto salire subito sull’elicottero prima di un cambio di programma che gli ha salvato la vita.

L’emozione in Francia è enorme, i tre campioni erano molto popolari. Da Florence Arthaud, prima velista donna a vincere la traversata atlantica in solitaria «La Route du Rhum», alla nuotatrice Camille Muffat d’oro a Londra, al pugile Alexis Vastine che aveva appena perso la sorella in un incidente stradale. Il presidente Hollande ha reso omaggio a «tre campioni che hanno fatto brillare la Francia» e sono morti «mentre cercavano di superare ancora i limiti».

Sui motivi del disastro, gli esperti propendono per una banale disattenzi­one di uno dei due piloti, che si è avvicinato troppo all’altro elicottero.

@Stef_Montefiori

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